«Il trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore, a cui è stato sottoposto il piccolo al Bambino Gesù di Roma, trasferito a fine novembre dal Great Ormond Street di Londra – è riuscito e presto sarà dimesso».
Le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino, dopo un mese dall’intervento, «hanno perfettamente attecchito» e non si sono verificate complicanze. Inoltre, grazie ad Alex, 23mila italiani si sono iscritti al registro dei donatori di midollo in pochi mesi effettuando il test per reperire un’eventuale compatibilità per il trapianto.
«Una bellissima notizia – ha commentato il ministro della salute Giulia Grillo – ho seguito da vicino la questione e con i miei collaboratori siamo stati in contatto costante con la famiglia, a cui va il mio più sincero augurio. È stato un bellissimo esempio di come il nostro Servizio sanitario nazionale funzioni alla grande lavorando in sinergia! Sono orgogliosa e ringrazio tutti i donatori che si sono mobilitati per dare speranza ad Alex e a tutte le persone malate in attesa di un trapianto di midollo osseo, il Centro Nazionale Trapianti e le associazioni di volontariato (in particolare l’ADMO, Associazione Donatori di Midollo Osseo) per l’impegno nelle piazze italiane. Ovviamente il ringraziamento più importante va a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che si sono impegnati per Alex. Complimenti all’ospedale Bambino Gesù e all’équipe del professor Locatelli che rappresentano un’eccellenza a livello mondiale. La vicenda di Alex deve aiutare a rendere viva la consapevolezza dell’importanza del sistema sanitario pubblico come diritto di tutti i cittadini da tutelare».