Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Benessere 8 Ottobre 2018

Trapianto di capelli: come e quando farlo

Perdere i capelli rappresenta da sempre un disagio. Per chi soffre di calvizie avanzata, il problema può costituire un vero e proprio malessere psicologico per cui spesso si decide di sottoporsi all’intervento di trapianto del capello. Ma quando è caso di sottoporsi all’intervento e quali sono attualmente le tecniche di trapianto più utilizzate? A queste […]

Perdere i capelli rappresenta da sempre un disagio. Per chi soffre di calvizie avanzata, il problema può costituire un vero e proprio malessere psicologico per cui spesso si decide di sottoporsi all’intervento di trapianto del capello. Ma quando è caso di sottoporsi all’intervento e quali sono attualmente le tecniche di trapianto più utilizzate? A queste domande risponde la dottoressa Regina Fortunato, specialista in chirurgia plastica ed estetica.

Quali sono i casi in cui è opportuno sottoporsi al trapianto del capello?

«Il trapianto di capelli è un intervento che viene eseguito su richiesta del paziente a causa di una riduzione reale della presenza di capelli nella zona del vertice o della corona a seconda dell’area, queste sono le zone più colpite nell’uomo. Nella donna, invece, si ha una riduzione generalizzata sulla superficie del cuoio capelluto. La necessità di sottoporsi all’intervento la esprime il paziente sulla base del grande disagio che ha non avendo i capelli, con una riduzione che può cominciare già a partire dai venti anni di età».

Nello specifico, quali sono le tecniche di trapianto?

«Il trapianto di capelli è nato molti anni fa inizialmente con la tecnica chiamata ‘strip’, in cui si faceva l’asportazione di una parte del cuoio capelluto, si sezionavano i singoli bulbi per poi reimpiantare nella zona ricevente. Attualmente si è assistito a una grande evoluzione delle tecniche poiché si è scoperto che è possibile prendere singolarmente ogni bulbo per poi reimpiantarlo. In particolare, attraverso la tecnica robotica, che è di assoluta avanguardia, il robot di precisione può prelevare dalla zona donatrice, che è quella posteriore, tutti i bulbi necessari secondo l’angolazione giusta e secondo la distribuzione corretta, evitando aree in cui si veda che è stato fatto un prelievo. I bulbi vengono poi reimpiantati nella zona del vertice tra un capello e l’altro salvaguardando tutti i capelli che la persona ancora ha».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...