Lavoro 15 Ottobre 2019 08:10

Responsabilità professionale, Frati: «Documentazione sanitaria dimostra la competenza del medico e aiuta difesa»

La professoressa Paola Frati, Professore Ordinario di Medicina Legale alla Sapienza di Roma, ha fatto il punto su criticità e nuove prospettive della Legge Gelli a margine del 121° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia

di Cesare Buquicchio
Responsabilità professionale, Frati: «Documentazione sanitaria dimostra la competenza del medico e aiuta difesa»

La Legge 24/2017 non solo incoraggia le buone pratiche e i percorsi virtuosi di rischio clinico, ma invita a raccogliere i dati dei contenziosi medico-legali e degli eventi avversi per capirne le cause e individuare le soluzioni.

La Società Italiana di Chirurgia (Sic) nel corso del 121° Congresso Nazionale, ha voluto dedicare un’importante sessione al settore generale della responsabilità sanitaria. Nel corso dei lavori congressuali, si è parlato anche della necessità di promuovere il dialogo tra specialisti sulla gestione del rischio clinico e del contenzioso medico-legale. Inoltre, docenti universitari e medici si sono confrontati sulle principali novità normative e giurisprudenziali che interessano la responsabilità sanitaria. Tra i relatori anche la professoressa Paola Frati, con un approfondimento sulle criticità e nuove prospettive della Legge 24/2017.

Professoressa Frati, dal congresso della società italiana di chirurgia un interessante focus sulla Legge Gelli che deve cambiare il rapporto tra medico e paziente…

«Sì, al congresso Sic c’è stato un focus importantissimo sulla responsabilità professionale e l’implementazione delle buone pratiche in un confronto attivo tra la magistratura, gli specialisti in chirurgia e la componente giudico e medico-legale. Ecco gli elementi emersi: l’importanza di attivazione di percorsi fondamentali di rischio clinico e prevenzione dell’errore, vissuti in maniera sinergica e integrata con la gestione del contenzioso. Gli specialisti in chirurgia sono pronti a recepire questi percorsi e sono disponibili ad audit, incontri formativi. La formazione è un aspetto indispensabile: plaudo veramente all’iniziativa della società di chirurgia sia ospedaliera che universitaria che insieme hanno attivato un percorso fondamentale di certificazione e formazione in merito ai propri consulenti e periti. Noi sappiamo che una parte importantissima della Legge 24/2017 è dedicata a questo aspetto, alla qualità dei periti e dei consulenti che devono dimostrare una specifica e comprovata esperienza.  Sappiamo che nei giudizi di responsabilità sanitaria, gran parte dell’attività svolta dai periti e dai CTU deve necessariamente essere seria, ponderata e di qualità. Ho appreso che le società stanno attivando percorsi di formazione ECM volti a portare in tribunale una lista qualificata di periti e di CTU. Un altro spunto fondamentale è la documentazione sanitaria. I professionisti sanitari devono imparare a seguire un percorso che deve essere documentato. Chi è consapevole della propria attività ed è un professionista con la P maiuscola lo deve mettere per iscritto. Questo aiuta la difesa e dimostra che il percorso si è svolto secondo parametri di diligenza oggettivi. La Formazione è al centro di tutto; rimaniamo in attesa dei decreti attuativi sia per la parte assicurativa che per fornire garanzie alle strutture che scelgono l’auto ritenzione».

Articoli correlati
Quali criteri deve adottare il Provider in riferimento alla sponsorizzazione commerciale?
Gli eventi possono essere sponsorizzati, mediante apposito contratto, da imprese commerciali operanti anche in ambito sanitario purché ciò non influenzi i contenuti formativi dell’evento. Non è consentito indicare lo sponsor commerciale nell’esposizione dei contenuti formativi, se non indicando il logo dello Sponsor prima dell’inizio e dopo il termine dell’evento. Lo sponsor può essere coinvolto nella […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...