Lavoro 27 Marzo 2020 11:30

Così 90mila medici condividono consigli, dubbi e informazioni su Covid-19. In un gruppo Facebook

DPI, tamponi, abolizione dei provvedimenti disciplinari per danno all’immagine dell’azienda e sportelli di aiuto psicologico le loro richieste alla politica

di Tommaso Caldarelli
Così 90mila medici condividono consigli, dubbi e informazioni su Covid-19. In un gruppo Facebook

C’è un luogo, quantomeno virtuale, dove i medici si incontrano in questi giorni di fuoco causati dall’emergenza Coronavirus. Una piazza insomma, e probabilmente più di una, diventata spazio di discussione e confronto, dove i soldati degli ospedali condividono un momento di tregua, un pensiero, una notizia; ma anche importanti richieste di consigli, pubblicando immagini provenienti direttamente dai reparti, condividendo con colleghi da tutta Italia proposte diagnostiche e strategie di intervento.

Una solidarietà super segreta in effetti, che corre sul web in un gruppo Facebook “per soli medici” che Sanità Informazione ha potuto raggiungere. «Il gruppo “Coronavirus, Sars-CoV-2 e COVID-19 gruppo per soli medici” è l’evoluzione di una precedente community dedicata ad una mobilitazione riguardante i concorsi di specializzazione per l’area medica», spiega il fondatore del gruppo, Camillo Il Grande, specialista in Chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica presso il Policlinico universitario di Catania: «A seguito dell’epidemia di SARS-CoV-2 decidiamo di sfruttare i 3mila medici già presenti nel gruppo per attivare un passaparola che ha portato oggi ad avere oltre 90mila membri tra medici ed odontoiatri, moderati da 23 colleghi medici, ricercatori e professori». Oggi il gruppo, reperibile sul popolare social network, è accessibile solo su invito di un medico già iscritto e, prima di accordare l’iscrizione, il team di moderatori effettua un doppio controllo sull’Albo dei medici.

LEGGI ANCHE: CORONAVIRUS, SPERANZA: «ACCORDO CON FACEBOOK. LA CORRETTA INFORMAZIONE E’ PARTE DELLA PREVENZIONE»

«La finalità del gruppo è condividere informazioni di carattere scientifico sulle peculiarità del virus SARS-CoV-2, sulla diagnosi di Covid-19 e sui possibili trattamenti» continua il chirurgo, portavoce dei 23 professionisti di staff: «Siamo un gruppo di medici e professori che provano a mettere in quello che fanno faccia, reputazione e cuore. Le regole di questa comunità medico-scientifica virtuale ricordano, per certi versi, quelle di un galateo: ad ogni post ci si presenta e si espone ai colleghi un quesito o si allega un articolo scientifico da commentare insieme o, ancora, si apre un sondaggio come “consensus”. Lo stile prediletto è sobrio, evitando sfondi colorati o video da parte di “influencer”. È richiesta attenzione tanto nella forma quanto nel contenuto».

Gli amministratori moderano, leggono e pubblicano centinaia di post al giorno da una community, come dicevamo, di quasi 100mila medici. Una richiesta particolare che ci dicono salire dalla base è quella di un “allentamento della corda” rispetto ad alcune prescrizioni di riservatezza che, in questa fase, starebbero invece venendo imposte ai medici in maniera troppo zelante: «Abbiamo indirizzato una lettera alla collega e senatrice Maria Domenica Castellone chiedendo di interessarsi all’abolizione dei provvedimenti disciplinari per “danno all’immagine dell’azienda”, per tutto il periodo dell’emergenza Covid-19; siamo in un momento in cui i medici “al fronte”, senza gli opportuni dispositivi di protezione individuale, rischiano di essere ammoniti dalle stesse aziende sanitarie presso cui esercitano il proprio lavoro, con il derivato stress aggiuntivo, per il solo fatto che sia trapelato un audio WhatsApp o uno “screenshot” Facebook» diffuso sui social o magari apparso su giornali o mezzi di informazione.

LEGGI ANCHE: CORONAVIRUS, FONDAZIONE ITALIA IN SALUTE AL GOVERNO: «ORA LEGGE SU RESPONSABILITA’ MEDICI DURANTE EMERGENZA»

Ulteriore priorità è quella, ormai crucialissima e ben nota, dei dispositivi di protezione individuali: «Ci siamo impegnati a mettere in contatto il governo con diversi fornitori all’ingrosso di DPI per la protezione di medici e personale sanitario», spiegano i moderatori.

Ma è al contempo interessante leggere anche le proposte che i medici della community, a seguito di un’ampia consultazione sul gruppo, hanno sottoposto al ministro della Salute Roberto Speranza: «Oltre 190 commenti hanno identificato come prioritarie, oltre ai noti fronti dei tamponi e dei DPI, le proposte di allestire strutture per l’accoglienza di pazienti positivi, pazienti in quarantena per contatti con positivi, pazienti sintomatici sospetti e pazienti dimessi ma con tampone ancora positivo, che al momento invece vivono nelle proprie abitazioni. Secondo, pensare di istituire al più presto un “Gruppo scientifico di studio Covid-19” che si dedichi alla revisione della letteratura scientifica attualmente disponibile; terzo, predisporre per ogni regione/provincia un sito accessibile ai medici di medicina generale, ai medici di continuità assistenziale, ai pediatri di libera scelta e al 118 dove dare informazioni pratiche su come gestire (in base anche alle possibilità dei vari ospedali) i pazienti a domicilio. Infine, predisporre al più presto degli sportelli di ascolto psicologico per il personale sanitario in prima linea che potrebbe sviluppare un disturbo post-traumatico acuto e, a seguire, cronico».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...