Lavoro 16 Ottobre 2020 15:06

Chirurgo positivo al Covid opera paziente. L’Avv. Rodinò Toscano (C&P): «Condotta inquadrabile nello stato di necessità»

È successo ad Aosta. La procura ha ottenuto l’emissione di un decreto penale di condanna nei confronti del chirurgo, del direttore della US e del responsabile del 118: «Onorato il giuramento di Ippocrate»

«Sono stati adottati tutti i presidi e le cautele necessarie per evitare eventuali contagi alla paziente e al personale sanitario coinvolto, risultati tutti negativi al Covid-19. Sotto il profilo etico, inoltre, non ci si può che inchinare dinanzi a chi ha sacrificato i propri interessi personali per salvare una vita umana, onorando nel modo più nobile il giuramento di Ippocrate».

Così l’avvocato Anna Rodinò Toscano, referente penale per Consulcesi & Partners, sulla vicenda del chirurgo di Aosta che, nonostante fosse in quarantena per positività al Covid-19, operò una paziente in pericolo di vita, ha destato grande clamore. La Procura di Aosta ha chiesto e ottenuto dal GIP l’emissione di un decreto penale di condanna nei confronti del chirurgo, del direttore della US che lo autorizzò ad effettuare l’intervento chirurgico e del responsabile del 118 che consentì il trasporto del medico con ambulanza. Per tutti e tre l’accusa è di violazione della normativa sulla quarantena, in particolare l’ordinanza di isolamento domiciliare prescritta a causa della positività (anche se debole) al Covid-19 del chirurgo. I tre imputati si sono opposti al decreto penale di condanna scegliendo, quindi, di sottoporsi al processo.

«Tale scelta processuale – spiega l’avvocato Rodinò Toscano – è dettata dal legittimo convincimento degli imputati di non aver commesso alcun reato, avendo essi agito in particolari circostanze storico fattuali. Si sarebbero trovati a far fronte ad un’emergenza data dalle condizioni di una paziente, affetta da un aneurisma dell’arteria splenica che doveva essere immediatamente operata e non poteva esser trasferita, per le particolari condizioni cliniche, in un altro ospedale».

Il chirurgo vascolare sarebbe stato l’unico in grado di effettuare un intervento così invasivo e delicato. Da qui la scelta di farlo trasportare in ambulanza presso il nosocomio e di utilizzare la sala operatoria appositamente realizzata per le malattie infettive, per consentirgli di operare in sicurezza.

Il direttore della Usl, dopo averlo comunicato alle autorità competenti, ha autorizzato il chirurgo ad allontanarsi dall’isolamento domiciliare per il tempo necessario per eseguire l’intervento. La paziente che rischiava la rottura di un aneurisma e, dunque, era in grave pericolo di vita, grazie al salvifico intervento chirurgico, ora sta bene.

«La vicenda fornisce degli spunti di riflessione sotto il profilo giuridico ed etico – spiega l’avvocato Rodinò Toscano –. Innanzitutto, appare singolare come, non solo il PM ma anche il GIP, abbiano ritenuto il medico e gli altri due soggetti penalmente responsabili e, dunque, meritevoli di un trattamento sanzionatorio (pena pecuniaria pari a 5mila euro) nonostante la loro condotta fosse agevolmente inquadrabile nell’alveo applicativo della scriminante dello stato di necessità, disciplinata dall’art. 54 del codice penale». La norma infatti prevede che «non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo».

«Ebbene – conclude l’avvocato di Consulcesi & Partners –, appare evidente come la condotta del chirurgo sia stata dettata dalla necessità di sottoporre la paziente, in grave pericolo di vita, ad un intervento chirurgico urgente, dunque improcrastinabile, e di particolare complessità per il quale solo lui aveva le relative competenze».

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...