Lavoro e Professioni 23 Dicembre 2014 18:32

Specializzandi, dopo il pasticcio test ora il caos graduatorie

Il Tar del Lazio mette sotto accusa il sistema informatico della prova. Il Miur replica: “Posti assegnati secondo i decreti già previsti”

Specializzandi, dopo il pasticcio test ora il caos graduatorie

Pasticcio test, atto secondo. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di una studentessa che ha partecipato alle ultime prove per entrare in una scuola di specializzazione medica.

Il motivo, però, non riguarda l’inversione delle domande, ovvero l’errore commesso dal Cineca che ha sostanzialmente cambiato le carte in tavola in corso d’opera ai candidati. Nel mirino del Tribunale Amministrativo Regionale c’è questa volta il sistema informatico del portale Universitaly. Il problema che i magistrati hanno riscontrato è questo: il portale, così come strutturato, non consente, nonostante siano ancora in corso gli scorrimenti per essere ammessi alle scuole, di poter continuare a permanere nelle “specifiche graduatorie di scuola” da cui non si è decaduti e nelle quali si è in posizione di attesa. Per questo motivo hanno chiesto l’annullamento “previa sospensione dell’efficacia” del provvedimento che regola lo scorrimento delle graduatorie stesse. Nello specifico, la graduatoria era slittata in maniera tale da “spingere” il candidato verso una scuola prevista come seconda scelta in virtù di una differente velocità di scorrimento delle liste. Il Tar ha accertato la fondatezza della questione ed ha fissato la prossima udienza al 29 gennaio.

La sentenza apre le porte ad una possibile valanga di nuovi ricorsi. Il Ministero dell’Istruzione, però, getta acqua sul fuoco escludendo qualsiasi “balletto o girandola di posti per l’accesso nelle scuole di specializzazione”. Il Miur ha infatti intenzione di procedere “regolarmente con lo scorrimento delle graduatorie assegnando i posti secondo i criteri previsti nel bando. Ogni eventuale contenzioso – spiegano ancora dal Dicastero – sarà affrontato nelle sedi appropriate. A oggi, intanto, sono 4.543 gli iscritti su 5.514 contratti disponibili”.

A furia di gettare acqua sul fuoco, però, finisce per piovere sempre sul bagnato: dopo il test non ripetuto e le graduatorie che, a quanto pare, non cambieranno, i giovani medici italiani sono sul piede di guerra. In gioco c’è il loro futuro non solo professionale. Ed è per questo che il pericolo che sull’Università si rovesci una cascata di ricorsi – viste le ultime notizie, a quanto pare più che fondati – si fa sempre più concreto.

Articoli correlati
Tecnologia e design innovativo delle RSA per far vivere meglio i malati di Alzheimer
Nella due giorni di Varese Uneba, Fondazione Molina e Fondazione Don Gnocchi hanno portato all’attenzione degli enti e delle istituzioni le nuove strategie per prendersi cura del paziente affetto da Alzheimer e lanciato un appello affinché il Governo riveda l’impegno economico verso le RSA e vengano incrementati i posti di specializzazione per medici e infermieri
Nuovo contratto e fine dell’imbuto formativo, cosa prevede il Ddl che riforma le specializzazioni mediche
La proposta, presentata dalla senatrice Boldrini, punta a istituire una scuola di specializzazione per i MMG. Uno degli obiettivi è allineare l’offerta formativa con le esigenze territoriali di salute. Il fabbisogno degli specialisti sarà determinato anche in base alle indicazioni di FNOMCeO e sindacati
di Francesco Torre
Riparte il confronto Fnopi-Regioni: «Aumentare gli infermieri nel corpo docente delle università»
Le Regioni hanno accolto le proposte della Federazione: fabbisogno formativo, specializzazioni e contratto i temi discussi
Test Specializzazioni, restano non assegnate le borse per Urgenza e Rianimazione
Nonostante due anni di pandemia, i giovani medici non scelgono volentieri Pronto Soccorso e Rianimazione come specializzazioni. 456 e 166 i posti vacanti nelle due discipline, anche se si attende lo scorrimento. Perché? Si lavora tanto, non si fa carriera e si rischiano aggressioni
Entro il 2023 38mila nuovi specialisti. Di Silverio (Anaao): «Regioni chiariscano criteri per fabbisogno o rischiamo disoccupati di lusso»
La Conferenza Stato-Regioni ha stanziato quasi 39mila borse di specializzazione in tre anni. Supereremo così l'imbuto formativo? Di Silverio (Anaao Giovani) si rallegra ma esprime i suoi dubbi: «Come sono stati calcolati?»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
One Health

One Health, il premio “Ambassador” ad oltre cento professionisti della salute

Con la premiazione di 102 professionisti, tra medici di medicina generale, farmacisti e medici veterinari, e la diffusione del report conclusivo, volge al termine la prima edizione di “One Healt...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...