Formazione 25 Settembre 2018 13:17

ECM e validazione delle competenze mediche: più spazio alla professione. Lavalle (Agenas): «Ecco come funzionerà»

«Dare un valore all’apprendimento non certificato è utile stimolo per professionista» così Franco Lavalle, vicepresidente OMCeO Bari e membro dell’Osservatorio Nazionale del’ Age.na.s

ECM e validazione delle competenze mediche: più spazio alla professione. Lavalle (Agenas): «Ecco come funzionerà»

‘Accreditation of Prior Experiential Learning’ è l’espressione che in UK viene utilizzata per indicare il riconoscimento delle esperienze pratiche e teoriche che quotidianamente un professionista vive sul campo. Dare un valore all’apprendimento non certificato, quando è pertinente alla professione che si esercita, nel Regno Unito, come in altri paesi europei, è fondamentale per la crescita del professionista e per il riconoscimento della sua attività. «L’Italia vorrebbe seguire il percorso intrapreso dall’Europa» spiega ai microfoni di Sanità Informazione, Franco Lavalle, vicepresidente OMCeO Bari e membro dell’Osservatorio Nazionale dell’Age.na.s., intervistato in occasione delle ‘Giornate della Formazione medica’ organizzate dall’OMCeO Bari e dalla FNOMCeO.

La proposta arriva dalla Commissione mista Centro Studi e Area Formazione della Fnomceo e focalizza l’attenzione sull’esigenza di una rivalidazione delle conoscenze, dei progressi, delle qualifiche che il medico acquisisce nel corso della sua esperienza in studio, in corsia o in sala operatoria. Questa necessità nasce «da parte del medico per avere cognizione delle proprie capacità e da parte del paziente per conoscere le competenze del professionista che ha di fronte», prosegue il vicepresidente.

LEGGI LE NOSTRE FAQ SU FORMAZIONE ECM E FAD

«Un professionista dopo gli esami di Stato non si rivalida più – continua -, cioè non fa nessun atto che possa dimostrare che sia adeguatamente preparato per poter continuare a fare il proprio lavoro. Noi proponiamo una metodica che a livello sperimentale non è obbligatoria ed è fatta su base volontaria, attraverso cui ogni collega si può cimentare dimostrando cosa negli ultimi anni ha fatto a livello professionale e a livello curriculare».

Un report aggiornato con tutte le esperienze del professionista che certifichi le sue competenze non attraverso un meccanismo ECM ma anche grazie ad un «istinto scientifico che porti il medico ad avere quella abilità necessaria per essere sempre un professionista all’avanguardia nella cura dei propri pazienti».

LEGGI ANCHE: ECM, DAL 2019 SCATTANO I CONTROLLI. ANELLI (FNOMCEO): «VALUTEREMO INADEMPIENZE». COLETTO (AGENAS): «STOP A ‘INFILTRATI’, SERVE VERIFICA»

Quali competenze? «Per esempio lauree successive, master di specializzazione, corsi di approfondimento,  cioè attività professionali e professionalizzanti (non ECM), che possono inserirsi nell’ambito di un percorso che giungerà ad una valutazione indicativa utile al professionista per capire dove migliorare».

Qual è l’obiettivo? Questo meccanismo è utile al professionista «per formarsi essenzialmente nel proprio campo di competenza – prosegue il vicepresidente -. Indirizzarlo a migliorare sempre più la sua formazione lo porterà a mettersi a servizio dell’utenza in maniera più compiuta».

«Se la Federazione validasse questo meccanismo come qualcosa di utile e necessario – conclude Lavalle -, presto sul sito di ogni Ordine verrebbe pubblicata una piattaforma su cui ogni professionista avrebbe la possibilità di auto-valutarsi non in maniera punitiva ma in modo stimolante e costruttivo».

 

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Assistenza domiciliare integrata, Enrichens (Agenas): «Pon Gov Cronicità 2018-2023 precursore di Pnrr e Dm77»
Il Project Manager del Pon Gov Cronicità, Francesco Enrichens di Agenas: «Fulcro della riorganizzazione dei servizi territoriali, ADI compresa, sono le nuove tecnologie e in particolare l’implementazione delle l’ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) delle centrali operative territoriali»
Insediato CTS dell’Osservatorio buone pratice di integrazione socio sanitaria
Si è insediato ieri in Anci, presso la Sala della Presidenza, il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio delle buone pratiche di integrazione socio sanitaria (OISS) promosso da Federsanità Anci in convenzione con Agenas
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...