Formazione 3 Febbraio 2015 16:03

Scuole di specializzazione, decreto firmato. Percorsi più brevi, tirocinio in corsia

I dubbi di Federspecializzandi: “Manca chiarezza sul grado di responsabilità del medico nel nuovo contesto lavorativo”

Scuole di specializzazione, decreto firmato. Percorsi più brevi, tirocinio in corsia

’ stato firmato nei giorni scorsi, dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, il decreto di riordino delle Scuole di specializzazione in Medicina. Tanto per cominciare, in media le scuole dureranno un anno in meno.

La durata di 6 anni dei percorsi di studio per diventare chirurghi generali o neurochirurghi, ad esempio, da oggi sarà infatti di un quinquennio, mentre la formazione in scuole come Geriatria, Dermatologia, Oftalmologia durerà 4 anni anziché 5. Una riduzione che interessa oltre 30 Scuole sulle 55. Inoltre, cinque scuole verranno accorpate, e due (Medicina aeronautica e spaziale e Odontoiatria clinica generale) soppresse.

“Si tratta di un provvedimento atteso – sottolinea la Giannini – che consentirà ai nostri giovani medici di specializzarsi in anticipo e di entrare prima nella professione. Le novità introdotte avranno l’effetto, fra l’altro, di incrementare le borse messe a disposizione dal Ministero, che per quest’anno saranno circa 700 in più. Ora il Miur è al lavoro sul secondo bando di concorso nazionale per l’ingresso nelle Scuole – conclude il ministro – e alle università chiedo di rivedere a tempo di record gli ordinamenti”.

Il decreto, inoltre, stabilisce che almeno il 70% della formazione dovrà essere dedicato allo svolgimento di attività professionalizzanti. Gli specializzandi potranno svolgere il tirocinio, oltre che nei policlinici universitari, anche direttamente nelle corsie degli ospedali, ma sempre con il controllo degli atenei e attraverso un meccanismo rigoroso di accreditamento secondo specifici parametri valutativi. In questo modo, secondo il Ministero “gli specializzandi assumeranno una progressiva responsabilità durante il periodo di formazione, soprattutto nell’ultimo anno di corso”.

Qualche perplessità viene invece espressa da Federspecializzandi, che in una nota ha sottolineato la mancata chiarezza circa “il grado di responsabilità professionale assunto dal medico in formazione specialistica nel nuovo contesto lavorativo, non essendo specificato se la figura dello specializzando resti ancora ‘non sostitutiva’ del medico strutturato. Riguardo all’aspetto retributivo – conclude Federspecializzandi – il fatto che gli oneri siano a carico delle Regioni e Province Autonome, con cessazione della retribuzione a mezzo di borsa di studio prevista dal contratto di formazione specialistica, rischia di aggravare il blocco del turn over nelle assunzioni. Inoltre gli specializzandi degli ultimi anni andrebbero a supplire carenze di organico, non rendendo necessaria l’assunzione di personale strutturato”.

E dopo la firma del ministro Giannini ora la palla passa al ministro Lorenzin.

Articoli correlati
Tecnologia e design innovativo delle RSA per far vivere meglio i malati di Alzheimer
Nella due giorni di Varese Uneba, Fondazione Molina e Fondazione Don Gnocchi hanno portato all’attenzione degli enti e delle istituzioni le nuove strategie per prendersi cura del paziente affetto da Alzheimer e lanciato un appello affinché il Governo riveda l’impegno economico verso le RSA e vengano incrementati i posti di specializzazione per medici e infermieri
Nuovo contratto e fine dell’imbuto formativo, cosa prevede il Ddl che riforma le specializzazioni mediche
La proposta, presentata dalla senatrice Boldrini, punta a istituire una scuola di specializzazione per i MMG. Uno degli obiettivi è allineare l’offerta formativa con le esigenze territoriali di salute. Il fabbisogno degli specialisti sarà determinato anche in base alle indicazioni di FNOMCeO e sindacati
di Francesco Torre
Riparte il confronto Fnopi-Regioni: «Aumentare gli infermieri nel corpo docente delle università»
Le Regioni hanno accolto le proposte della Federazione: fabbisogno formativo, specializzazioni e contratto i temi discussi
Test Specializzazioni, restano non assegnate le borse per Urgenza e Rianimazione
Nonostante due anni di pandemia, i giovani medici non scelgono volentieri Pronto Soccorso e Rianimazione come specializzazioni. 456 e 166 i posti vacanti nelle due discipline, anche se si attende lo scorrimento. Perché? Si lavora tanto, non si fa carriera e si rischiano aggressioni
Entro il 2023 38mila nuovi specialisti. Di Silverio (Anaao): «Regioni chiariscano criteri per fabbisogno o rischiamo disoccupati di lusso»
La Conferenza Stato-Regioni ha stanziato quasi 39mila borse di specializzazione in tre anni. Supereremo così l'imbuto formativo? Di Silverio (Anaao Giovani) si rallegra ma esprime i suoi dubbi: «Come sono stati calcolati?»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...