Formazione 29 Agosto 2019 17:07

«Oggi sono un medico e per arrivare qui ho sconfitto il numero chiuso e la malattia»

La storia di Marco Mezzelani, che è diventato medico a 36 anni: «So bene che ci vuole fegato e pelo sullo stomaco per intraprendere la carriera del medico, ma farò tutto il possibile per aiutare i miei futuri pazienti»

di Viviana Franzellitti e Giulia Cavalcanti

Marco Mezzelani ha 36 anni quando pronuncia il giuramento di Ippocrate. Nelle mani stringe la pergamena che testimonia che è finalmente diventato medico. Ascolta l’inno di Mameli, segue attento gli interventi che si susseguono nel corso della cerimonia con cui l’Ordine dei Medici di Roma accoglie 600 nuovi camici bianchi come lui. Ripensa a tutta la strada fatta per arrivare alla laurea, e il suo volto si colora di orgoglio e commozione. «Forse sono il più emozionato dei colleghi, perché il mio percorso è stato un po’ più difficile…».

LEGGI ANCHE: COME SUPERARE IL TEST DI MEDICINA ED EVITARE IRREGOLARITÀ: I CONSIGLI DI CHI CE L’HA FATTA

All’inizio è stato il test di ingresso alla facoltà di Medicina a sbarrargli la strada, il famigerato “numero chiuso”: «Non sono riuscito ad entrare al primo tentativo – racconta Marco –. Il quiz era complicato, anche perché la scuola superiore non prepara a questo tipo di esame. E poi spesso non basta studiare e conoscere gli argomenti per superarlo. Bisogna saper gestire il tempo ed avere un’impostazione che consenta di affrontare il test nel migliore dei modi».

Il sogno di Marco di diventare medico, «semplicemente perché voglio aiutare gli altri, anche se sembrerà banale», non rimane però nel cassetto. Tra chi non supera il test, ci sono ragazzi che si arrendono e scelgono altre strade; alcuni, spesso vittima delle tante incongruenze burocratiche o formali a cui è soggetto questo discusso esame, superano l’ostacolo del numero chiuso presentando ricorso alla giustizia amministrativa che, proprio qualche settimana fa, ha riammesso alle facoltà di Medicina cento studenti. Proprio per segnalare queste problematiche e per avere tutti i chiarimenti giuridici e legali sul tema, prima e dopo l’esame, per gli studenti sono sempre presenti sindacati, associazioni studentesche e sportelli di consulenza on line come www.numerochiuso.info che da sempre aiutano le “matricole” a vincere la paura del test.

LEGGI ANCHE: TEST MEDICINA: DALL’ANSIOSO AL TEMERARIO, ECCO LA DIETA PER ARRIVARE IN FORMA ALLA PROVA

Poi c’è chi si iscrive ad un’altra facoltà scientifica e, sfruttando il meccanismo previsto dall’ex articolo 6, segue lezioni e dà esami che consentono di non perdere l’anno e di presentarsi al test dell’anno seguente con una preparazione migliore. Marco si iscrive a Biologia, e l’anno successivo supera il test d’ingresso «ad occhi chiusi».

C’era ancora un ostacolo, però, sulla sua strada. Non previsto, né prevenibile: la malattia. Qualcosa che un giovane studente di medicina si prepara ad affrontare, ma che di solito sta dall’altra parte della barricata. «Ho avuto dei problemi di salute che mi hanno rallentato – racconta Marco –. Anche per questo sono un po’ più anzianotto rispetto alla media degli studenti di Medicina. È stato sicuramente il momento più difficile che ho dovuto affrontare mentre frequentavo l’università, ma non mi sono perso d’animo, e alla fine sono arrivato qui».

«Ecco perché sono particolarmente contento e orgoglioso di quello che, nonostante tutto, sono riuscito a portare a termine – continua Marco –. È la strada che ho scelto. So bene che ci vuole fegato e pelo sullo stomaco per intraprendere la carriera del medico, ma farò tutto il possibile per aiutare i miei futuri pazienti».

In realtà Marco ha già iniziato a lavorare e a prendersi cura dei primi malati facendo sostituzioni e guardie mediche. Quando lo incontriamo, ancora non sa se è riuscito ad entrare ad una scuola di specializzazione, ma l’ottimismo non lo abbandona: «Credo che si riesca a lavorare anche senza specializzazione. Sarà che adesso sono talmente felice di essere riuscito a diventare medico. Ma per ora vedo il mio bicchiere decisamente mezzo pieno. Cin cin…».

Articoli correlati
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Test Medicina: 3 studenti su 4 “bocciati”, ma con il ricorso è possibile rientrare
Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un gruppo di aspiranti medici, esclusi alla selezione iniziale, ammessi alla facoltà di Medicina con riserva. Grazie al sostegno degli avvocati di Consulcesi, ora sono a tutti gli effetti studenti di Medicina e potranno realizzare il sogno di indossare il camice bianco
Pierpaolo Sileri, bilancio di un governo con il sottosegretario alla Salute uscente
Con il sottosegretario alla Salute del governo Draghi Pierpaolo Sileri analizziamo il governo Draghi, quello che verrà e le armi per risolvere la carenza di medici e professionisti sanitari che ancora permane
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...