Formazione 19 Luglio 2016 14:51

La corsa ad ostacoli del giovane medico

Via ai test del Concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina 2016: in 13.802 aspiranti per 6700 contratti, uno su due resterà fuori. Il ministro Giannini: «Forti sforzi per ridurre la forbice tra laureati e borse». Ma ai giovani medici non basta: «Frustrante essere esclusi per un esame pieno di magagne»

Quattro giorni di test per strappare un contratto da specializzando. Rispetto lo scorso anno ci sono 355 borse in più per i giovani medici: complessivamente sono 6700 (6000 finanziate dallo Stato e le restanti dalle Regioni). Decisamente ancora poche, nonostante gli sforzi del MIUR, per ridurre la forbice tra laureati ed i posti nelle scuole di specializzazione: l’imbuto formativo resta, infatti, ancora una problematica molto preoccupante.

Questo anche tenendo in considerazione che i candidati sono 13.802 (suddivisi in 449 aule, per un totale di 15.448 postazioni informatiche) e dunque appena la metà riuscirà ad ottenere l’agognata borsa-lavoro. Proprio questo finisce per provocare un senso di frustrazione tra i giovani medici, diventando la base per i numerosi ricorsi che si registrano, ormai puntualmente, ad ogni prova.

D’altronde la selezione si svolge sempre con le stesse modalità (vedi guida-LINK) e quindi con le conseguenti irregolarità già motivo di riammissioni in sovrannumero. Molti giovani medici alla vigilia dell’esame si sono rivolti ai legali di Consulcesi Group per avere informazioni su come tutelarsi prima, durante e dopo la prova chiedendo di «vigilare sulla regolarità del concorso».

«Sulle Specializzazioni Mediche – afferma il ministro all’Istruzione, Stefania Giannini –  c’è stato un impegno importante da parte del Governo per ridurre la forbice tra laureati e posti nelle scuole. Quando ci siamo insediati, partivamo da una base di 3.300 contratti che siamo poi riusciti a portare a 5.000. Lo scorso anno partivamo da poco più di 4.000 e, grazie allo sforzo di questa Amministrazione, siamo riusciti a garantirne 6.000. Quest’anno, con la legge di Stabilità, abbiamo messo risorse per fare in modo che il numero di contratti statali d’ora in poi non possa essere inferiore a 6.000 all’anno».

Mobilitate tutte le associazioni di tutela dei giovani medici come SIGM (Segretariato Italiano Giovani Medici), CNAS (Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi) ed AIMS (Accademia Italiana Medici Specializzandi) che attraverso il presidente Antonio Mancini, afferma che è necessario trovare un sistema di selezione più meritocratico.

 

Articoli correlati
Giovani medici dagli atenei ai reparti Covid. Buonauro (OMCeO Napoli): «Impreparati a gestire l’emergenza»
L’allarme del coordinatore dell'Osservatorio giovani medici di Napoli: «La laurea abilitante ha questa grande criticità, e a questo si somma il pasticcio burocratico del blocco dei contratti di specializzazione»
Media e sanità: siamo di fronte ad attacchi ingiustificati nei confronti del Ssn?
Ne parla Francesco Carbonetti, dirigente medico della Asl Roma 2, Ospedale Sant'Eugenio, e rappresentante dei giovani medici della Cisl Medici Lazio
di Vanessa Seffer, Uff. Stampa Cisl Medici Lazio
«La risposta allo smaltimento delle liste d’attesa non può essere l’impiego degli specializzandi»
di Federica Orlando, Vice Presidente Vicario del Segretariato Italiano Giovani Medici
di Federica Orlando, Vice Presidente Vicario del SIGM
Oltre 9 milioni di euro per creare 85 borse di specializzazione per giovani medici in Lombardia
L’assessore al Welfare Gallera: «Fondi in cinque anni da investire nelle discipline maggiormente colpite dal Covid: anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore»
«No all’imbuto formativo». I giovani medici tornano in piazza il 29 maggio
Nuova mobilitazione domani a Roma, in piazza a Montecitorio e in altre 21 piazze italiane. Si incontreranno studenti, medici neoabilitati, camici grigi, medici in formazione specialistica e generalista «per chiedere l'abolizione dell’imbuto formativo e una riforma della formazione medica e in difesa del SSN pubblico e universalistico»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...