Contributi e Opinioni 10 Settembre 2018 16:26

Sanità, la ricetta di Giuliano (Ugl): «Sblocco turn over e stop esternalizzazioni: serve lotta costante al precariato»

Ricambio generazionale e lotta al precariato. Sono due dei concetti chiavi che il Segretario Nazionale UGL Sanità, Gianluca Giuliano, ha rappresentato al Sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e ai rappresentanti della Segreteria del Ministro, Giulia Grillo, durante un incontro a Lungotevere Ripa, sede del dicastero. «Siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro – spiega Giuliano – e […]

Ricambio generazionale e lotta al precariato. Sono due dei concetti chiavi che il Segretario Nazionale UGL Sanità, Gianluca Giuliano, ha rappresentato al Sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e ai rappresentanti della Segreteria del Ministro, Giulia Grillo, durante un incontro a Lungotevere Ripa, sede del dicastero.

«Siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro – spiega Giuliano – e per la disponibilità espressa dal Ministero della Salute ad affrontare le molteplici emergenze e criticità esposte sull’andamento del Servizio sanitario nazionale».

«Sulle tematiche relative alla Sanità pubblica e privata accreditata – continua Giuliano – l’UGL Sanità ha evidenziato come il nostro Ssn sia ricco di professionalità e di intelligenze, tuttavia indebolite dai molteplici vincoli imposti in tutte le Regioni alla spesa e alla dotazione del personale, demotivando così la principale risorsa su cui può contare ovvero ‘i suoi operatori’. L’UGL Sanità ha quindi rimarcato la necessità di un intervento immediato attraverso una revisione complessiva dei vincoli imposti al personale, ovvero con lo sblocco totale del turn over per garantire piena occupazione e i giusti livelli di assistenza (LEA), il recupero degli standard qualitativi e una lotta costante al precariato, riducendo progressivamente le esternalizzazioni oramai fuori controllo e riavviando di conseguenza processi di reinternalizzazione del personale e ricambio generazionale».

«L’auspicio – conclude Giuliano – è che si siano gettate le basi per un percorso condiviso che rimetta finalmente al centro del SSN gli operatori sanitari, vero motore del sistema, i quali, nonostante le evidenti e molteplici difficoltà, riescono a fornire ai cittadini assistenza di qualità».

 

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