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FEB22

Verso una Legge per il riconoscimento dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno come malattia cronica

  • Roma Via della Missione, 4, Roma, RM, Italia
  • Sala stampa Camera dei Deputati
  • 22 February 2022
  • 22 February 2022

Martedì 22 febbraio, alle 12, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione 4, Roma) si terrà una conferenza stampa per la presentazione di una proposta di legge sulla Sindrome dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS). Lo scopo della pdl – a prima firma della deputata Pd Elena Carnevali – è quello di ottenere il riconoscimento dell’OSAS come malattia cronica e invalidante ed il relativo inserimento tra le patologie che hanno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie.

Interverranno:

On. Elena Carnevali, componente della XII Commissione Affari Sociali – PD

On. Maria Lucia Lorefice, presidente XII Commissione Affari Sociali – M5S

On. Federico Fornaro, componente I Commissione Affari Costituzionali – LEU

On. Fabiola Bologna, segretario XII Commissione Affari Sociali – CI

On. Roberto Novelli, componente XII Commissione Affari Scoiali – FI

Dottor Luca Roberti, Presidente dell’APS (Associazione Apnoici Italiani)

Dottor Giuseppe Insalaco, Pneumologo – IFT/CNR

La Sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno è un disturbo respiratorio dovuto a ricorrenti episodi di parziale o completo collabimento delle vie aeree superiori. Nei soggetti OSAS durante il sonno si ha una riduzione dell’ossigeno nel sangue e un’alterazione a carico del bilancio del sistema nervoso autonomo con sofferenza dei tessuti di vari organi ed innesco di processi infiammatori che conducono ad incremento di morbilità e mortalità cardiovascolare e non solo. La condizione cronica di apnee ostruttive può favorire la comparsa di eventi ischemici vascolari fino all’infarto miocardico o all’ictus, ipertensione arteriosa spesso resistente ai farmaci, aritmie come la fibrillazione atriale e dismetabolismi come il diabete di tipo 2.

Pur essendo ad oggi una patologia sottostimata e sotto-diagnosticata, in Italia si stima ne siano affette, secondo la più recente letteratura scientifica, circa 7.5 Milioni di persone (bambini ed adulti) di cui 4 milioni con quadro moderato-grave. Sono attualmente diagnosticati circa 400.000 adulti di cui solo 250.000 in terapia.

Le ripercussioni della mancata diagnosi e del mancato trattamento di questa patologia determinano sul piano sociale un diretto aumento della morbilità e della mortalità, un aumento dei costi sanitari, una perdita di produttività imputabile ad un aumento delle giornate di assenza dal lavoro e ad una ridotta performance lavorativa, un maggior rischio di infortuni sul lavoro e domestici ed incidenti stradali. La Conferenza permanente delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano con il documento 87-CSR del 12 maggio 2016 ha stimato in 2,9 miliardi di euro la quota dei costi sanitari totali per questa patologia.

La proposta di legge che verrà illustrata alla stampa si propone dunque di assicurare omogeneità di trattamento ai cittadini affetti da questa malattia su tutto il territorio nazionale prevedendone il riconoscimento come malattia cronica e invalidante ed il relativo inserimento tra le patologie che hanno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie.

 

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