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NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI – LA VISIONE: COME COMUNICATO OCCHIO E CERVELLO?

  • Roma Via Santo Stefano Rotondo, 6, Roma, RM, Italia
  • Presidio Ospedaliero Britannico
  • 28 September 2018
  • 28 September 2018

Anche quest’anno si terrà dal 22 al 29 settembre la “Settimana della scienza” promossa dalla Commissione Europea, che coinvolgerà oltre 250 città europee con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica attraverso, incontri, conferenze visite ed eventi nei più autorevoli centri di ricerca e conoscere la figura dei ricercatori che operano su tutto il territorio comunitario.

La settimana culminerà il 28 settembre con la “NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI” evento di grande rilevanza che avrà il compito di avvicinare cittadini di ogni età al mondo della ricerca scientifica creando l’opportunità di instaurare un legame con la popolazione sui principali temi della ricerca.

Anche la IRCCS Fondazione Bietti parteciperà all’evento con l’organizzazione di una manifestazione dal titolo: “La visione: come comunicano occhio e cervello? “. Facendo riferimento alle più attuali evidenze scientifiche, i partecipanti all’evento riceveranno informazioni sui raffinati fenomeni neurofisiologici che permettono la visione. Questi hanno inizio dalla trasformazione degli stimoli luminosi in impulsi elettrici da parte di cellule retiniche specializzate e sarà possibile osservare, nei nostri laboratori, la complessa struttura della retina umana attraverso le scansioni “in vivo” ottenute grazie all’Optical Coherence Tomography (OCT) e di comprendere come le varie cellule retiniche generino attività elettrica misurabile attraverso l’Elettroretinogramma (ERG). Sarà inoltre possibile osservare al microscopio le caratteristiche delle cellule retiniche e dei fattori biologici responsabili del loro buon funzionamento. Gli impulsi elettrici sono veicolati, attraverso le vie nervose visive, a specifiche aree cerebrali che hanno il compito di decodificarli. Sarà quindi possibile osservare, come il cervello risponde agli stimoli visivi analizzando sia le risposte bioelettriche fornite della corteccia occipitale (tramite la registrazione dei Potenziali Evocati Visivi) che gli indicatori soggettivi della percezione visiva come l’acuità, la visione dei colori, il campo visivo.

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