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JUL20

CONGRESSO VIRTUALE CARDIOLOGIA

  • 09 July 2020
  • 10 July 2020

L’evento del 9 e 10 luglio sarà uno spazio di confronto, dibattito e discussione sul futuro della cardiologia e sulle prospettive della salute degli italiani e delle italiane che ha l’aspirazione di diventare un’agorà digitale permanente in cui clinici, esperti, istituzioni e aziende possano incontrarsi e lavorare insieme per un obiettivo comune: delineare la sanità del futuro.

«Il problema principale che si porrà durante il confronto – sottolinea il prof. Giuseppe Ambrosio Direttore Dipartimento Medicina Università di Perugia – è il riconoscimento, e di conseguenza la gestione appropriata, di due tipologie di pazienti: a) pazienti già cardiopatici, nei quali l’infezione COVID-19 abbia causato una persistente compromissione respiratoria, e/o un peggioramento della condizione cardiaca di base; b) pazienti nei quali l’infezione COVID-19 abbia causato nuove patologie cardiovascolari (es: scompenso, embolia polmonare, sindromi coronariche acute), che vanno a sommarsi al quadro respiratorio».

L’evento prevede la partecipazione di società scientifiche, rappresentanti istituzionali e clinici, in un dibattito ampio e articolato. Le sessioni dei lavori sono quattro, due talk durante la prima giornata e due in quella di chiusura. I quattro tavoli si suddividono in tre tavoli tecnici e un tavolo istituzionale.

Nel corso del primo talk, si parlerà della gestione della cronicità, delineando un balance fra maggiore necessità di cura e gestione delle risorse con un punto di vista istituzionale nell’epoca post Covid.

I relatori istituzionali che si altereranno sono Cavalieri (SIFO), Collina (Commissione Sanità Senato), Rizzo Nervo (Commissione Sanità Camera), Volpe (CARD), Vercellone (SIFO Campania), Matarazzo (ANMDO) e Lorenzin (Commissione Bilancio Camera).

L’Italia è il primo paese europeo ed il secondo al mondo ad avere la percentuale più alta di persone over 65. Questo porta inesorabilmente ad un aumento delle malattie croniche come le patologie cardiovascolari e respiratorie. Le patologie croniche comportano un aumento dell’impegno per l’assistenza sanitaria e quindi della spesa pubblica.

«I maggiori fattori di rischio cardiovascolari nei pazienti over 65 anni – ribadisce il prof. Francesco Barillà Direttore UTIC Policlinico Umberto I di Roma – sono l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, il diabete, la scarsa attività fisica, l’aumento del BMI e purtroppo sempre più di frequente, l’insufficienza renale cronica».

«La fase pandemica dell’infezione da SARS-CoV-2 è stata caratterizzata da una “preoccupante” riduzione degli accessi dei pazienti al Pronto Soccorso – ribadisce il prof. Claudio Bilato Direttore di Dipartimento Strutturale Area Medica di Arzignano Maggiore – in Cardiologia, si è assistito ad un notevole calo di ricoveri per infarto miocardico, come testimoniato da molte osservazioni clinico-epidemiologica in differenti nazioni. Poiché è improbabile che la malattia coronarica si sia ridotta a causa della pandemia, è probabile che gran parte dei malati abbiano preferito evitare l’accesso alle cure mediche, sottovalutandone i sintomi, per la paura di esporsi al contagio».

Durante il secondo talk della prima giornata si affronterà l’argomento dal punto di vista tecnico, grazie al contributo dei clinici Barillà, Nardi, Perna, Prati, Romeo, Zambon e Zito.

La seconda giornata di lavori inizierà alle 9.30 con il terzo talk dal titolo “Sfide e limiti per una reale continuità assistenziale. Nuovi scenari” e vedrà la partecipazione virtuale dei clinici Ambrosio, Averna, Carugo, Indolfi e Mureddu.

La giornata si concluderà con un dibattito dal titolo “Spazio libero alla Cardiologia” in cui saranno affrontate le tematiche scelte dagli utenti tramite un sondaggio on line. Gli argomenti saranno oggetto di un confronto fra i clinici Arca, Bilato, Ceconi, Desideri, Di Lenarda, Esposito e Perrone Filardi.

 

 

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