Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c’è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all’interno della comunità scientifica
Anche in caso di reinfezione è possibile sviluppare il Long Covid, la sindrome che insorge anche molte settimane dopo l’infezione acuta. Tuttavia, è più probabile svilupparla alla prima infezione piuttosto che alla seconda, almeno secondo una ricerca britannica
Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel Mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell’Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma
Ora che la pandemia sembra essere sotto controllo, iniziano a diventare più evidenti gli strascichi di questa emergenza. Il disturbo da attacchi di panico si sta rivelando una delle conseguenze più frequenti in epoca post-Covid. Ne parla a Sanità Informazione Eleonora Iacobelli, presidente dell’Associazione Europea per il Disturbo a Attacchi di Panico e del Centro Bioequilibrium.
Dagli Usa è partita una grossa mobilitazione sui social. Le vittime del Long Covid, provenienti da tutto il mondo, si sono unite e hanno lanciato il Long Covid Awareness Day, una Giornata internazionale della consapevolezza sul Long Covid, che si celebra il prossimo 15 marzo. Il simbolo è un nastro tricolore grigio, nero e verde
Un comune ed economico farmaco per il diabete potrebbe porre fine, o quasi, all’emergenza Long Covid, la sindrome post-infezione che colpisce milioni di persone nel mondo. Uno studio clinico dell’Università del Minnesota ha scoperto che la metformina, assunta da circa 20 milioni di diabetici di tipo 2 negli Stati Uniti, ha ridotto del 42% il rischio che una persona sviluppi il Long Covid
I sintomi di Gryphon sono simili a quelli legati a Cerberus, che attaccano principalmente le prime vie respiratorie e si manifestano in mal di gola, tosse, raffreddore. Non sempre la febbre si presenta con temperature elevate e, a differenza dei casi delle prime ondate, il sintomo della perdita dell’olfatto e del gusto non è più comune. Ma ci sono tre sintomi in particolare, che sembrano manifestarsi di frequente, ma che spesso possono passare inosservati: vertigini, mal di testa e stanchezza
I sintomi delle reinfezioni tendono a essere più lievi, anche se non si possono escludere forme gravi della malattia. I più comuni sono: affaticamento, febbre, tosse e mal di gola
Le reinfezioni mentre si è alle prese con il Long Covid saranno sempre più comuni. E questo può portare a un peggioramento dei sintomi
La durata dei sintomi collegati al Long Covid può essere molto variabile: si va da qualche settimana fino anche a 24 mesi
Una nuova circolare del ministero della Salute accorcia i tempi previsti per la quarantena dei positivi e l’isolamento in caso di positività persistente
Con il susseguirsi di nuove varianti il periodo di incubazione dell’infezione Covid-19 diventa sempre più breve. A confermarlo uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open
Uno studio del Medical College of Georgia ha rilevato quali sono i sintomi più segnalati dai pazienti a più di quattro mesi dal Covid-19. I principali sono stanchezza e mal di testa, seguono dolori muscolari, tosse, alterazioni dell’olfatto e del gusto, febbre, brividi e congestione nasale
I dati raccolti dall’App ZOE Health Study indicano stato un aumento delle segnalazioni di diarrea nel gennaio 2022 tra i vaccinati. Il sintomo dura in media 2-3 giorni
Tim Spector, fondatore dell’app Covid Zoe, ha avvertito che la stanchezza al mattino, anche dopo una buona notte di sonno, e il mal di gola possono essere considerati segni «rivelatori» dell’infezione Covid-19
Mentre gli ultimi dati del monitoraggio settimanale diffusi dall’ISS segnalano che sono aumentate le diagnosi di Covid attraverso la comparsa dei sintomi, uno studio britannico rivela quali siano i segnali più comuni. Il mal di gola è in testa
È la domanda che si fanno molti di coloro che sono stati colpiti lievemente dal virus Sars-CoV-2
Maga (Cnr): «I sintomi iniziano a manifestarsi dopo 2-3 giorni dal contatto Covid. Per sicurezza meglio aspettare almeno una settimana»
Capita sempre più spesso che una persona con i sintomi del Covid-19 risulti negativa al primo test. Con Omicron sono stati segnalati più casi di positività ritardata. Meglio ripetere il test dopo 24 ore
Inverno mite e primavera con temperature elevate hanno contribuito alla diffusione delle zecche. L’area più colpita è l’Europa centrale, dove si segnala un 20,7% di infezioni, a seguire l’Asia orientale con il 15,9% e l’Europa occidentale con il 13,5%. Antonella D’Arminio Monforte, direttore della struttura complessa di malattie infettive Santi Paolo e Carlo Milano spiega come affrontarle e le possibili conseguenze
Uno studio del King’s College London ha dimostrato che il rischio di sviluppare il Long Covid è più basso con Omicron
La variante Omicron BA.5 tende a colpire le vie aeree superiori, causando sintomi lievi, come naso che cola e febbre. I primi dati indicano che i sintomi durano in media 4 giorni
Tutto ciò che c’è da sapere sul vaiolo delle scimmie, l’infezione virale che viene dall’Africa e ha fatto scattare l’allarme in tutto il mondo
Il Long Covid non risparmia neanche i bambini. Molti i sintomi: da affaticamento persistente a mal di testa fino a problemi di concentrazione, diarrea, mal di stomaco e altri ancora
La patologia di cui soffre la fidanzata del cantante dei Maneskin è caratterizzata da un dolore o da un bruciore vulvare persistente della durata di almeno tre mesi, che si manifesta in assenza di una chiara causa identificabile
Oltre ad avere un livello di contagiosità diverso dalla Delta, anche la durata dei sintomi delle infezioni da Omicron presenta qualche significativa differenza
La steatosi epatica è una condizione che spesso non dà sintomi eppure è molto frequente. Ne soffre, infatti, un italiano su tre. Vediamo di cosa si tratta con la dottoressa Paola Battisti
Sebbene il vaccino protegga dalle forme più gravi dell’infezione è comunque possibile ammalarsi anche se si è vaccinati completamente. Da uno studio norvegese, pubblicato sulla rivista Eurosurvelliance, è stato possibile individuare i sintomi più comuni nelle persone che hanno ricevuto due dosi di un vaccino anti-Covid
Cos’è l’ansia e perché diventa spesso talmente intensa e pervasiva da compromettere il regolare funzionamento della nostra vita?
I sintomi della variante XE sono simili a quelli delle varianti Omicron e cioè naso che cola, starnuti e mal di gola