Un gruppo di ricercatori americani ha messo a punto il primo dispositivo ingeribile in grado di monitorare, dall’interno e in sicurezza, alcuni segni vitali come la respirazione e la frequenza cardiaca. L’innovativa “pillola”, descritta sulla rivista Device, ha il potenziale per fornire cure accessibili e convenienti per le persone a rischio di overdose da oppioidi
«Oggi rispetto al passato c’è un quadro molto più complesso: la maggior parte dei decessi sono legati a cocaina ed eroina, ma non possiamo dimenticare che i nuovi oppiodi sintetici e anche le droghe di sintesi derivate dall’anfetamina possono concorrere a causare il decesso», commenta il medico legale Roberto Testi
“Mai più overdose, mai più stigma”. Con questo appello la Cgil e la Fp Cgil aderiscono alla giornata mondiale contro l’overdose, una iniziativa lanciata nel 2001 e che ha visto negli anni crescere l’adesione di molte associazioni e organizzazioni nel mondo, comprese amministrazioni e governi di vari paesi. La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil […]