Il corso Fad “Salute e migrazione: curare e prendersi cura” dell’Osservatorio Internazionale per la Salute si caratterizza per la particolare attenzione dedicata alle problematiche psicologiche dei migranti, con l’intento di favorire un approccio multiculturale nell’interazione tra gli operatori sanitari e gli stranieri presenti sul nostro territorio
Francesco Aureli (presidente OIS): «Il diritto alla salute deve essere imprescindibilmente garantito. I migranti che sono sulla Diciotti sono individui, persone che hanno già subìto traumi e hanno diritto a vedere tutelata la propria salute fisica e mentale»
La nuova tecnologia ‘a blocchi’ protetta da sistemi crittografati garantisce una sicurezza persuasiva per i donatori. Stefano Vella, Presidente dell’Agenzia del Farmaco: «La rivoluzione è monitorare i fondi dalle mani dei benefattori a quelle dei beneficiari»
Pietro Bartolo, medico simbolo di Lampedusa: «Tanti i progetti che Ois sta portando avanti per l’assistenza, sanitaria e non, nei confronti di chi arriva dall’altra parte del Mediterraneo, dedicandosi agli ultimi, ai più deboli: anche i nostri poveri hanno bisogno del nostro sguardo e della nostra attenzione»
Parte la nuova iniziativa del progetto Sanità di Frontiera, promosso dall’Osservatorio Internazionale per la Salute, dedicato alla medicina delle migrazioni. I più autorevoli esperti del settore dal 19 al 22 settembre nella sede nazionale Centro Astalli a Roma per formare medici e operatori sanitari: oltre 600 richieste in appena 20 giorni nel solo mese di agosto, aumentato a 40 il numero dei posti. In arrivo anche un corso di Formazione a Distanza (FAD) per consentire a tutti gli operatori di avere le competenze e le conoscenze per gestire le patologie fisiche e psico-emozionali del fenomeno migratorio
L’Osservatorio Nazionale della Salute presenta in esclusiva al Ministero i risultati della sua indagine con OMCeO Roma, FIMMG Roma e CIMO
L’Osservatorio Internazionale della Salute e Consulcesi Onlus lanciano una grande iniziativa che unisce solidarietà, ricerca e formazione
Presentata al Ministero l’indagine dell’Osservatorio Internazionale della Salute sui camici bianchi italiani under 40. L’85% svolge attività retribuite, la maggior parte trova lavoro prima dei 28 anni. Cresce l’impegno sociale, cala la conflittualità coi pazienti
Cure e controlli inutili costano oltre 13 miliardi l’anno. Secondo uno studio di O.I.S. (Osservatorio Internazionale della Sanità) il 79% dei camici bianchi teme denunce pretestuose da parte dei pazienti