Finita l’esperienza del governo Conte e del ministro Grillo. Nuovo esecutivo o elezioni anticipate i due scenari possibili: rischiano lo stop anche la riforma del numero chiuso a Medicina e il provvedimento sulla sanità trasparente. Ecco le iniziative di Lungotevere Ripa che si bloccano
La sentenza mette in discussione la capacità ricettiva degli Atenei. Il Presidente Consulcesi, Massimo Tortorella: «A questo punto non si può credere neanche dell’esattezza del numero dei posti stabiliti per l’anno accademico 2019/2020. Di fronte a queste continue irregolarità Consulcesi è pronta a scendere in campo per tutelare il diritto allo studio dei futuri camici bianchi»
Quattro esami del primo anno stabiliranno chi entra a Medicina e chi no. Dal 2020, se il Miur darà l’assenso, a Ferrara ci sarà un semestre propedeutico ad accesso libero e poi, in base alla media degli esami, l’accesso alla Facoltà. Il Rettore a Sanità informazione: «C’è un gran bisogno di metter mano all’accesso a Medicina»
Dal 2021 previsto lo spostamento del test alla fine di un primo anno comune tra facoltà di area sanitaria (tra cui medicina, odontoiatria, biotecnologie e farmacia). Numero chiuso abrogato per le altre facoltà non sanitarie che non presentano tirocini o laboratori propedeutici
Le iscrizioni ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria per il 2019/2020, si sono chiuse ieri. Si sono iscritti 84.716 i candidati
Il deputato Cinque Stelle, medico specializzando, presenterà a breve il testo base della riforma che andrà in discussione a settembre a Montecitorio. Accesso al primo anno comune a diverse facoltà di area sanitaria e poi selezione in base agli esami e a un test
«Ad oggi, ribadiamo che l’accesso a Medicina deve seguire il modello a numero programmato e l’abilitazione alla professione medica deve integrarsi perfettamente al percorso universitario dello studente». Così Manfredi Greco, presidente SISM
Il Miur ha comunicato i posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea a numero chiuso e la suddivisione per ateneo. Per medicina un incremento del 18%: si passa dai 9.779 dello scorso anno agli 11.568 di quest’anno. Bussetti: «Con l’aumento dei posti promesse mantenute. A questo corrisponda anche un incremento delle borse di specializzazione mediche»
Il Presidente della Federazione è amareggiato: «Chi spiegherà a 10.000 medici che le loro speranze sono state infrante da un Ministro della Repubblica che non ha capito cosa bisognava fare? E chi lo farà tra cinque anni, quando, per l’esito di vecchi ricorsi e di nuovi aumenti negli accessi, saranno diventati più di 21.000?»
Luca e Valeria, del comitato organizzativo del Congresso MoReMED, sul test di ingresso: «Siano valutati conoscenze scientifiche e percorso di studio precedente». E sull’imbuto formativo: «Se si abbassa l’importo dei contratti per le scuole di specializzazione, ci sarebbero risorse per aumentare il numero di posti»
«Intendiamo rivedere il sistema di accesso a Medicina ma serve tempo e impegno congiunto di MIUR, Atenei, Regioni e Ministero della Salute». Così il ministro Bussetti. Le iscrizioni alle prove potranno essere effettuate su www.universitaly.it dal 17 giugno fino al 9 luglio. Il Ministero metterà a disposizione dei candidati un test psico-attitudinale di orientamento e sosterrà finanziariamente i corsi di preparazione organizzati dalle Università
«Queste borse si aggiungeranno alla dotazione annuale già prevista consentendo un aumento dei contratti di specializzazione» sottolinea il medico e deputato M5S
Nelle prossime settimane verranno comunicati i contenuti delle prove ed il numero di posti disponibili. Ecco il calendario completo dei test
Una scuola su quattro rischierebbe l’accreditamento perché non rispetterebbe gli standard qualitativi previsti. Il coordinatore dell’Osservatorio giovani della FNOMCeO: «Le reti formative integrino università, ospedali e territorio». E sul numero chiuso: «Prova di accesso attuale non fa gran selezione. Dovrebbero essere valutate anche le motivazioni dei candidati»
Il Magnifico dell’Università Bo lo ha detto in audizione alla Camera sulla proposta di riforma del numero programmato per l’accesso alle università. Il deputato Udc chiede più fondi: «L’Italia rimane indietro: lo stanziamento medio dello Stato per ogni studente universitario è di 100 euro contro i 300 euro di Francia e Germania»
Il presidente dell’associazione si dice contrario all’abolizione dell’accesso programmato alle facoltà di Medicina senza l’aumento delle borse di specializzazione. Guicciardi ha dubbi anche sul sistema utilizzato in Francia, con uno sbarramento alla fine del primo anno: «Sorgerebbe il problema della trasparenza e dell’equità. Anche la Francia lo sta rimettendo in discussione»
Il vicepremier, sui social, sottolinea: «Via il numero chiuso a Medicina: diritto allo studio e al lavoro per tanti ragazzi, diritto alla salute per tanti Italiani. Sono d’accordo!». Il Magnifico Rettore dell’ateneo di Ferrara propone che dal prossimo anno accademico la soglia di sbarramento non sia più il test d’ingresso, ma finire tutti gli esami del primo semestre del primo anno con una media non inferiore al 27
Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi: «Bene le parole del vicepremier Salvini, ma e si cambino le regole fin dal prossimo anno accademico»
Mestiere “a rischio estinzione” per il network legale Consulcesi. Il Presidente Massimo Tortorella: «Ancora troppa incertezza sul destino degli studenti. Ci saranno più posti a disposizione? Si passerà a un sistema alla francese? Servono risposte certe subito». Atenei in crisi: dal 2008 a oggi i docenti sono scesi da 63.228 a 53.801
Il delegato all’Università di Viale Trastevere parla della riforma del test di accesso a Medicina: «La modalità su cui cominciamo a riflettere è quella di un primo anno o di un percorso iniziale integrato tra varie discipline così che la medicina non sia più un percorso isolato»
«La selezione a Medicina è paragonabile a quella che si può avere in Italia, anche più severa. Quest’anno si sono iscritti a fare l’esame circa un migliaio di persone e i posti a disposizione erano 50», spiega Giardina. È l’unica università straniera che rilascia titoli congiunti, ossia validi sia in Albania che in Italia, senza seguire ulteriori iter burocratici
Blocco del turnover, imbuto formativo e precarietà sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto tanti studenti di medicina e specializzandi a supportare lo sciopero di venerdì scorso indetto dalla dirigenza medica e sanitaria: «Per noi studenti diventa sempre più complesso capire se avremo un futuro nell’ambito della sanità»
Medico e professore di Anatomia Umana, è in disaccordo con molti dei suoi colleghi. E lancia la sua proposta: una preselezione e un meccanismo per cui passa al secondo anno chi ha conseguito i pieni voti accademici, cioè 27/30 nei 5 esami del primo anno entro il 30 settembre dell’anno successivo. Quattro le proposte di legge in discussione alla Camera
Gaudio (Sapienza): «Pronti ad aumentare accessi ma una abolizione sarebbe non sostenibile per gli atenei». E spunta la proposta, a titolo personale, del presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema universitario e della Ricerca: «Test su materie comuni dopo tre mesi e, per chi non lo passa, la possibilità di usare quei CFU in altre facoltà»
I centosei presidenti degli ordini territoriali dei Medici hanno approvato all’unanimità una Mozione, con l’intento di far fronte alla grave carenza di specialisti e di medici di medicina generale attesa per i prossimi cinque anni per via della cosiddetta ‘gobba pensionistica’, e di portare al completamento del percorso di specializzazione i 15cimila medici ancora intrappolati nell’‘imbuto formativo’
Il relatore sarà il deputato e medico Cinque Stelle Manuel Tuzi. Tutte le proposte prevedono l’abolizione della legge 264 del 1999. Tiramani (Lega) e D’Uva (M5S) propongono un meccanismo di selezione dopo il primo anno di studi
«Il Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale come lo conosciamo oggi rischia il collasso», spiega il segretario generale di Cisl Medici di Roma Capitale e Rieti, che interviene sulla riforma del test di ingresso a Medicina: «Il numero chiuso è fallito. Va riprogrammato accesso a Facoltà»
Il Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici sottolinea: «Bisogna abbattere l’imbuto formativo, quel collo di bottiglia tra il numero di laureati e i posti per la formazione post lauream»
Il Ministro torna sul tema del numero chiuso: «Abolizione graduale, ma prima tavolo con università». E chiarisce: «Serve programmazione più lunga, non è pensabile esaurire programma elettorale in tre mesi»
Il network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo: «Finalmente la politica ha ammesso che il test non è uno strumento idoneo alla selezione dei futuri medici. Solo quest’anno ci sono arrivate oltre tremila segnalazioni da parte degli studenti che si sono rivolti a noi per intraprendere ricorso»