Progressivo adeguamento ai parametri richiesti dalla legge. Restano da superare difformità territoriali e recuperare lacune assistenziali post Covid-19
Per Dario Beretta, presidente di AIOP Lombardia, il crollo del settore è da imputare non solo al virus ma anche alla norma che vincola il privato accreditato ai budget del 2011. «Quaranta milioni erogati da Regione Lombardia non bastano, sono una goccia nel deserto»
«L’intramoenia viene ancora considerata erroneamente e da più parti la causa delle liste d’attesa – sostiene la Federazione CIMO-FESMED -. Ogni iniziativa adottata contro la libera professione dei medici dipendenti del SSN si tramuta di fatto in un vantaggio per la sanità privata. E forse, viene quindi da chiedersi, è proprio questo l’obiettivo ultimo per qualcuno»
Coinvolti in primis gli infermieri ma anche ostetriche e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione. «La proposta va in sinergia quella sull’infermiere di comunità che è tornata di grande attualità con l’emergenza Covid» spiega la capogruppo Pd in Commissione Sanità. «Non ci deve essere più conflittualità tra le professioni ma una collaborazione messa in pratica da tanti anni negli altri Paesi»
Il nuovo Piano Regionale per il Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) recepisce le indicazioni contenute nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di attesa per il triennio 2019-2021
La presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli: «Non sia strumento per sopperire alle carenze di organici». Il presidente Nursing Up Antonio De Palma: «Ddl segna momento storico»
Tempi di attesa medi nettamente maggiori per il SSN rispetto a quelli dell’offerta privata: 60 giorni nel pubblico, 9 nell’intramoenia, 7 nel privato e 39 per il privato convenzionato. Si arriva a quattro mesi di attesa per una colonscopia. Eccelle l’Emilia-Romagna, male le Marche. È ciò che emerge dal Rapporto promosso dalla Funzione Pubblica Cgil
La federazione spiega: «I nodi non sono nella possibilità di esercitare visite fuori dai propri turni ospedalieri, che invece supportano il flusso della domanda di prestazioni che arrivano ai CUP, ma nella mancanza di medici sufficienti nei turni e di investimenti in tecnologie sanitarie efficienti»
Anche la FVM (Federazione Veterinari-Medici-Farmacisti e Dirigenti Sanitari) si unisce al coro di dissenso con il quale tutte le sigle sindacali della dirigenza medica hanno bocciato il Piano Nazionale per la gestione delle liste di attesa. «Il problema delle liste di attesa esiste da molti anni e ha sicuramente più di una causa, ma proprio per […]
Secondo la Relazione annuale sull’esercizio dell’attività libero professionale intramuraria tocca i valori minimi in Sardegna, Sicilia, Calabria, Umbria. 17 le Regioni che hanno provveduto ad emanare/aggiornare le linee guida regionali
«L’infermiere può svolgere attività intramuraria solo in equipe, chiediamo riconoscimento e tariffe adeguate alle nostre competenze», l’appello di Bruno Cavaliere, presidente del Comitato Infermieri Dirigenti
«L’attività medica libero professionale è assolutamente marginale, basta colpevolizzare i camici bianchi», afferma La Torre che apre a meccanismi di controllo: «Regolamentiamo le parcelle e riorganizziamo le strutture». Il deputato Misiti (M5S): «Problema è legato a esami strumentali, non al gesto chirurgico. Serve digitalizzazione delle liste»
La seconda giornata di sciopero sarà proclamata, nel rispetto della normativa, entro la prima settimana di febbraio dall’AAROI-EMAC. «La protesta –sottolineano – comprenderà altre iniziative, anche di carattere giudiziario, nei confronti di chi intende disattendere la sentenza della Corte Costituzionale in tema di diritto ad avere un contratto di lavoro»
«L’intramoenia è un’attività marginale dei medici, svolta al di fuori dell’orario di lavoro, che in sette anni ha fatto guadagnare alle aziende sanitarie oltre 1 miliardo di euro. Soldi che dovevano essere destinati anche alla riduzione delle liste d’attesa. Lo hanno fatto?». Intervista al presidente della Cimo Guido Quici
In legge di Bilancio previsti 350 milioni di euro per contrastare le lunghe attese. La neurologa Cinque Stelle annuncia: «Con Dl Fiscale altri fondi per la digitalizzazione»
Il segretario del sindacato degli specialisti ambulatoriali sottolinea: «Va bene organizzare le agende con il CUP nazionale ma poi serve che qualcuno le prestazioni le faccia». Poi lancia l’allarme: «Se si continua così SSN rischia di perdere i migliori professionisti»
L’ex Ministro della Sanità consiglia a Giulia Grillo di ripartire dagli investimenti: «Gli ultimi per la sanità risalgono ai governi dell’Ulivo, ma un settore come questo non si governa senza investimenti in tecnologia, edilizia o formazione». E sui fondi integrativi aggiunge: «Sono il vero cavallo di Troia che sta mettendo a rischio l’universalismo del SSN»
Nella circolare richieste su accesso alle prestazioni sanitarie, massima trasparenza e sicurezza delle cure, equità e uniformità in tutta Italia, nessun onere aggiuntivo per gli assistiti, controllo puntuale del corretto svolgimento della libera professione da parte dei medici. Il Ministro su Fb: «Basta con la vergogna di ottenere una mammografia dopo 13 mesi»
Il medico, nato a Catania il 30 maggio di 43 anni fa, è stata indicata per il dicastero della Salute del Governo Conte. Spesso presente in prima linea alle iniziative sindacali unitarie dei medici, tra gli esponenti pentastellati si è sempre distinta per competenza ed equilibrio e le sue posizioni sul delicatissimo tema dei vaccini sono sempre state orientate al rispetto della verità medico-scientifica | GUARDA L’INTERVISTA CON SANITÀ INFORMAZIONE
I dati di 4 regioni (Campania, Lazio, Veneto, Lombardia) rilevano un aumento di 27 giorni in tre anni e una forte differenza tra regioni. «I prezzi sostenuti dai pazienti nella sanità privata in molti casi non sono troppo distanti dal costo del ticket e questo contribuisce ad indebolire il SSN». INTERVISTA A SERENA SORRENTINO – SEGRETARIO GENERALE FP CGIL
I medici di famiglia inglesi minacciano di allontanarsi dal servizio sanitario nazionale e di istituire un modello alternativo privato. I fondi del National Health Service (NHS) non sono più sufficienti per far fronte alle richieste dei pazienti: per continuare a garantire determinate prestazioni, i medici vorrebbero quindi farle pagare ai pazienti stessi. La Conferenza dei […]
Per l’individuazione della responsabilità è necessario che vi sia un nesso tra il comportamento colposo ed il danno. Nella fattispecie in questione, quindi, è necessario che il danno sia stato provocato specificatamente da una situazione psicofisica del medico inadeguata proprio in funzione del mancato riposo prescritto. La decisione imprudente di effettuare comunque l’intervento deve essere […]