Ce ne sarà uno ogni 6200 abitanti, lavorerà a stretto contatto con la Medicina generale e sarà di riferimento soprattutto per la popolazione anziana con patologie croniche
Dai sindacati l’invito a chiarire come funzionerà l’inserimento dell’Ifc e a valorizzare tutte le figure professionali coinvolte nelle attività territoriali
Nel corso delle audizioni in Senato, il presidente del sindacato Nursing Up Antonio De Palma chiede l’istituzione di una “Convenzione nazionale” sul modello dei medici di famiglia. Per il presidente del maxi ordine delle professioni sanitarie Alessandro Beux il territorio va rafforzato anche con altre figure professionali che garantiscano un ampio ventaglio di prestazioni, dalla riabilitazione alla diagnostica
Per la presidente dell’Associazione italiana infermieri di famiglia e comunità: «Le attività degli infermieri libero-professionisti superano di gran lunga le prestazioni per cui sono pagati e sopperiscono alle carenze delle cure territoriali distrettuali»
Il Senatore Cinque Stelle Gaspare Marinello è il promotore di un ddl per l’inserimento della figura dell’infermiere di famiglia nel SSN: «Proprio l’emergenza da Covid19 ha messo in luce, ancora più chiaramente, l’importanza che riveste nel Servizio sanitario nazionale la medicina territoriale»
In Commissione Sanità audizione di Nicola Draoli, Consigliere della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche: «Stimiamo ne servano almeno 20mila. Evitare conflitti con altre professioni». Poi spiega: «Nel Ddl sembra quasi che l’infermiere di famiglia sia quell’infermiere che già adesso sta facendo assistenza domiciliare. Invece si tratta di una figura nuova»
L’Asl Roma 4 tra le prime realtà ad introdurre questo nuovo modello di assistenza. Il direttore generale Giuseppe Quintavalle: «Diversamente dall’assistenza domiciliare classica l’infermiere di famiglia ha un ruolo di integrazione anche nel nucleo familiare»
Il Portavoce della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche conferma: «Da Venturi e Icardi ampie rassicurazioni». Poi spiega: «Figura innovativa, lavorerà a stretto contatto con il medico di medicina generale»
La presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli commenta quanto emerso al Meeting della Salute di Rimini: «Servono educazione sanitaria e realizzazione omogenea su tutto il territorio nazionale dell’infermiere di famiglia e comunità»
Il portavoce della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche elogia i risultati ottenuti sulla salute della popolazione e sui sistemi sanitari dalla sperimentazione dell’infermiere di famiglia e di comunità in Lombardia, Piemonte e Toscana e ne auspica la messa a sistema in tutto il Paese
Gianfranco Sanson, infermiere e tutor universitario: «L’infermiere di pronto soccorso non gestisce solo le emergenze, ma anche le carenze dell’assistenza territoriale. Necessario migliorare la formazione post-laurea e adeguare i contratti al livello di preparazione individuale»
L’infermiere di famiglia e gli ambulatori infermieristici sembrano trovare spazio nel contratto del governo giallo-verde.
L’ex Senatrice PD descrive la figura dell’infermiere di famiglia elencandone ruoli e benefici e auspica il riconoscimento delle specializzazioni infermieristiche
Con l’aumento delle cronicità e delle difficoltà nella gestione di un paziente fuori dall’ospedale, sempre più centrale è diventata questa figura. Seguiamone uno nella sua giornata tipo
Eletto nel collegio di Pesaro, è uno dei due rappresentanti di categoria presenti in Parlamento. Per ora è iscritto al Gruppo Misto dopo il caso restituzioni. Ma ha le idee chiare: «Sanità assente dal dibattito politico, nostro Paese non può permetterselo». Poi sul decreto Lorenzin: «Vaccinazione fondamentale, ma serve condivisione e non forzature»