Intervista a Nicola Buonaiuto, delegato territoriale degli specialisti ambulatoriali Cisl Medici
«Diminuire l’esigenza di ospedalizzazione attraverso una solida e capillare rete di assistenza territoriale che impedisca la riacutizzazione delle patologie»
Dopo l’emergenza occorre ripensare l’organizzazione e la diffusione dei reparti ospedalieri di Geriatria per acuti, in Lombardia come in tutto il Paese. L’appello di SIGOT, SIGG e AGE ai vertici della Regione Lombardia e alle istituzioni nazionali per aumentare i posti letto per anziani in ospedale
L’emergenza Covid-19 ha evidenziato la carenza di posti letto di Geriatria per acuti ad alta intensità di cure. La stragrande maggioranza dei pazienti che giungono al Ponto Soccorso con problemi acuti sono anziani e i 3.560 posti letto di Geriatria negli Ospedali italiani non sono sufficienti a far fronte agli 1.3 milioni di ricoveri all’anno, […]
«L’approccio geriatrico è un modo diverso di curare il paziente anziano» ha spiegato ai microfoni di Sanità Informazione, Andrea Ungar professore associato di Medicina Interna e Geriatria all’Università di Firenze, intervenuto al convegno “Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano”
All’ospedale Molinette arriva la Doll therapy, la terapia della bambola per chi soffre di demenze. Si tratta di un trattamento di tipo non farmacologico che viene applicato in area geriatrica per la gestione dei disturbi comportamentali nelle persone affette da demenze. La doll therapy ha un’azione sia preventiva che curativa; «vari studi – informa una nota della […]
«Con l’ipercolesterolemia maggiore suscettibilità a sviluppare malattia di Alzheimer e patologie neurodegenerative». Emanuele Marzetti, geriatra del Policlinico A. Gemelli di Roma, rivela alcuni dati emersi da una recente ricerca, a cui egli stesso ha contribuito, spiegando definizioni e rischi di un colesterolo fuori controllo. Il colesterolo alto è considerato tra i nemici numero uno della salute. […]
Ogni anno sono solo 164 le borse di studio per geriatria. Raffaele Antonelli Incalzi: «Dovrebbero essere almeno 300 e vanno formati anche medici di famiglia ed altri specialisti». E aggiunge: «A livello politico manca consapevolezza del problema»