Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
Sia che si guardi la tv sul divano o che si guidi l’automobile, magari per lavoro, stare più di 10 ore al giorno seduti aumenta il rischio di sviluppare la demenza. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista JAMA
I ricercatori del King’s College di Londra hanno scoperto che l’esposizione all’inquinamento atmosferico è associata a un aumento dell’uso dei servizi di salute mentale da parte delle persone con demenza
Dormire bene è fondamentale per la salute del cervello. L’apnea del sonno può infatti aumentare il rischio di ictus, di malattia di Alzheimer e di declino cognitivo. A lanciare l’allarme è una nuova ricerca della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, pubblicata su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology
Test della forza muscolare e della mobilità, semplici e poco costosi, possono predire il rischio di demenza anni prima che si manifestino i sintomi. Lo ha decretato uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Edith Cowan, in Australia, dopo aver esaminato i dati di oltre 1000 donne con un’età media di 75 anni
Giocare a calcio ad alti livelli aumenta di una volta e mezza il rischio di sviluppare la demenza. Ma questo non vale per i portieri. A dimostrarlo è stato uno studio condotto in Svezia dal Karolinska Institute, pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health
Per la prima volta il governo del Regno Unito ha riconosciuto ufficialmente che l’inquinamento atmosferico sta alimentando un aumento dei casi di demenza. Il collegamento è stato messo nero su bianco in un report della Committee on the Medical Effects of Air Pollutants
Alla conferenza stampa di presentazione del Congresso Sin italiano si è parlato dell’impatto della pandemia sul sistema neurologico, delle ultime novità terapeutiche per ictus e Alzheimer e di malattie rare
Costa: «Il costo medio annuo per paziente, comprensivo dei costi diretti e indiretti, sia familiari sia a carico del sistema sanitario nazionale e della collettività, è pari a 70.587 euro, cifra che, moltiplicata per la quota attuale di malati, si traduce in oltre 42 miliardi di euro»
Vivono in un mondo di contraddizioni e salti temporali. La psicologa: «Maria cerca la sua casa, ma non sa quale sia. Carla non riesce a dar voce ai suoi pensieri. Giorgio non comprende ciò che gli viene detto»
All’Ara Pacis di Roma un focus della comunità medico-scientifica. Tre malattie neurologiche, le demenze, l’ictus e l’emicrania, sono tra le prime 10 cause di disabilità secondo il Global Burden of Disease dell’OMS e, almeno le prime due, cresceranno inevitabilmente con l’invecchiare della popolazione
Fumagalli (educatore): «È un emotional toy, un oggetto che funge da mediatore emozionale per il trattamento delle persone con demenza. È stato programmato per svolgere sei attività di edutainment, gioco e supporto cognitivo, adatte ai malati di Alzheimer»
Pazienti con demenza tra le popolazioni più colpite durante il picco pandemico. Uno dei primi sintomi è stato l’aggravarsi dello stato confusionale. Ora la richiesta da Fai di accesso trasparente a terapia intensiva
Il professor Giuseppe Bruno (Sapienza): «Peggioramento delle condizioni cliniche e insorgenza di nuovi disturbi comportamentali». Oltre il 50% dei caregiver ha accusato acutizzazione di ansia e stress
Il Natale sta arrivando, così come i giorni di vacanza tanto attesi. Per alcune persone, però, il sopraggiungere di ricorrenze festive può provocare sentimenti contrastanti, come nel caso dei pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD) e dei rispettivi familiari/caregiver, proprio in considerazione del profilo extra-ordinario che assumono le giornate. «La rottura degli schemi routinari […]
Ad oggi, non esistono farmaci in grado di arrestare o far regredire la malattia di Alzheimer. I trattamenti farmacologici che vengono effettuati sono utilizzati per alleviare i sintomi o limitarne l’aggravarsi per brevi periodi. Si tratta di: inibitori dell’acetilcolinesterasi: bloccando l’attività dell’enzima acetilcolinesterasi, aiutano a mantenere nel cervello maggiori quantità di acetilcolina, un neurotrasmettitore importante […]
L’Alzheimer rappresenta la più frequente patologia neurodegenerativa: ne soffre il 60-70% di tutti i soggetti affetti da demenza, per un totale di 50 milioni di persone a livello globale. Numeri che, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono destinati a triplicare entro il 2050, trattandosi di una malattia tipicamente associata all’invecchiamento (raggiunge il […]
Uno studio coordinato dal professor Paolo Maria Rossini ha messo a punto un sistema rivolto a persone con un lieve declino cognitivo che hanno un rischio 20 volte maggiore: «Potrà essere di grande aiuto per iniziare il prima possibile i trattamenti medici e riabilitativi e per introdurre le necessarie modifiche nello stile di vita»
Secondo le ultime stime ricavate dal Rapporto mondiale Alzheimer, sono 47 milioni le persone affette da una forma di demenza nel mondo e in Italia si calcolano più di un milione di malati (di cui 600mila circa con la malattia Alzheimer). Un fenomeno in aumento: i numeri parlano infatti di 9,9 milioni di nuovi casi […]