La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Carta, il 9 ed il 41. Il testo è passato con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti
Intervista all’avvocato Elena Dragagna, collaboratrice del blog “Pillole di Ottimismo” curato dal virologo Guido Silvestri: «La Corte Costituzionale ha sottolineato esplicitamente che ci vuole un bilanciamento dei vari diritti. E anche la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha sancito che la limitazione della libertà dev’essere l’extrema ratio»
«Una grande storia collegata all’Art. 32 della Costituzione. Rivendichiamo più occupazione e meno precarietà: la qualità delle cure dipende dal lavoro stabile e da investimenti in termini di crescita, sicurezza e formazione». Le parole del segretario Carlo Palermo ai festeggiamenti del 60° anniversario del sindacato
Il neoministro alla Salute, Roberto Speranza in una lunga intervista al Corriere della Sera: «Garantire cure di qualità. Nei prossimi 5 anni ci sarà un picco dei pensionamenti che aggraverà il problema»
A rischio Lea, Ddl Gelli, rinnovo contratti e convenzioni SSN. Con il No al Referendum si aprono nuovi scenari per la sanità. Tante le domande in attesa di risposta
Il notista politico della testata on line: «Un pasticcio. La parola magica, per capire l’impatto della riforma su ambiti cruciali come sanità e tutela della salute è “ricentralizzazione”. Le Regioni restano dei grandi centri di spesa ma vengono svuotate di contenuti»
Il direttore del quotidiano: «Se vince il Sì cambia qualcosa e cambia in meglio. Se vince il No non cambia niente. Ed è complicato dire che questa sarebbe una buona notizia per il Paese»
Il ministro Lorenzin sul referendum costituzionale: «Serve un livello assistenziale uguale per tutti. La riforma non uccide il federalismo ma lo rende vero e attuale. Non è giusto che a pagare il prezzo dell’inefficienza siano i cittadini»
Riforma costituzionale: il 4 dicembre italiani chiamati alle urne per confermare o annullare il testo che supera di fatto il bicameralismo. L’eventuale modifica del titolo V e dell’articolo 117 andranno a cambiare radicalmente il sistema della sanità pubblica trasformando l’equilibrio e le competenze tra Stato e Regioni. Ecco cosa potrebbe cambiare…