Intervista al presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie. Rischio sanzioni e mancata copertura assicurativa per chi non è in regola
Rossi (OMCeO Milano): «Mancato aggiornamento rischioso da un punto di vista medico legale e assicurativo». Boldrini (Pd): «La formazione continua è diventata ancora più importante con il Covid». Filippini (OPI Varese): «Sarà necessario agire con un sistema punitivo anche se non ci piace»
Monaco (FNOMCeO): «Mettersi in regola per evitare sanzioni». Bartoletti (Fimmg): «Dura lex sed lex, se ci sono sanzioni l’Ordine le applica». Amato (OMCeO Palermo): «Nel momento in cui arriveranno le lettere dal Co.Ge.A.P.S dovremo procedere». Mangiacavalli (Fnopi): «No a nuovo allargamento maglie: si svilirebbe il senso della formazione continua»
Il presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie a Sanità Informazione: «Pronti ad affrontare fine proroga, poi Ordini valuteranno che azioni intraprendere con inadempienti»
La conferma è arrivata nel webinar promosso dall’Associazione Provider ‘Formazione nella Sanità’. Monaco (FNOMCeO): «Ridiamo centralità all’obbligo formativo anche attraverso provvedimenti e sanzioni». De Pascale (Co.Ge.APS): «In collaborazione con gli Ordini, attivato il controllo del curriculum Ecm di ogni singolo professionista»
L’anagrafe dei crediti di ogni professionista sanitario è gestita dal Co.Ge.A.P.S., l’ente preposto alla certificazione dei crediti ECM. È possibile iscriversi all’anagrafe Co.Ge.A.P.S. tramite il portale http://wp.cogeaps.it/ .
Il Presidente del Consorzio annuncia a Sanità Informazione che l’aggiornamento delle posizioni ECM di medici e professionisti sanitari è stato completato. E auspica la rapida approvazione dei decreti attuativi della legge Gelli: «Abbiamo aspettato abbastanza»
L’ex ministro della Salute si dice preoccupata per la paralisi che ha colpito il Consorzio e ritiene che anche il Parlamento debba essere informato sulla riforma dell’Educazione continua in medicina
A Roma il Presidente del Consorzio gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie ha illustrato le ultime novità in tema di aggiornamento professionale obbligatorio: «Il sistema è in crescita. Da dovere giuridico torni ad essere motivo di soddisfazione»
Dal 2020 il nuovo triennio formativo richiederà 150 crediti. A ribadirlo anche una lettera scritta dal presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli
Un dovere sentito sempre più come opportunità professionale. Ecco, in una rapida carrellata, i principali cambiamenti che hanno investito negli ultimi anni il sistema dell’Educazione Continua in Medicina. Cosa aspettarsi dal 2019, anno chiave che vedrà la fine di due trienni formativi
I dati illustrati dal presidente del Cogeaps non sono ancora definitivi: «Tutti i professionisti sanitari sono potenzialmente in regola con il triennio 2014-2016. Possono infatti spostare al triennio precedente i crediti conseguiti fino al 31 dicembre 2019. Su una platea di 120mila professionisti, tuttavia, solo 4388 ad oggi hanno usufruito di questa opportunità»
«La prima regola è conoscere le regole del gioco». L’intervista a tutto campo al presidente nazionale del Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie
La Legge Gelli sulla responsabilità medico-sanitaria ha compiuto il suo primo anno di vita e, in attesa degli ultimi decreti attuativi che ne chiuderanno definitivamente il perimetro, l’aggiornamento professionale è lo snodo centrale della normativa
«Rispetto al triennio 2011-2013, si aggiorna il 20% dei medici in più» a dichiararlo Sergio Bovenga, Segretario della Federazione degli Ordini dei Medici
Il Segretario FNOMCeO: «Sempre più frequenti le situazioni nelle quali i percorsi formativi dei professionisti vengono presi in considerazione nei procedimenti giudiziari ed addirittura nelle polizze assicurative. Non è questo l’aspetto che più mi appassiona, ma chi lo ignora rischia di venirne travolto»
Tempo fino al 31 dicembre 2017 per mettersi in regola, ma solo per chi ha conseguito il 50% del punteggio complessivo. Matteo Cestari (Cogeaps): «Ci sarà più attenzione da parte degli Ordini: la ratio è sensibilizzare la categoria al raggiungimento dell’obiettivo formativo, ormai requisito abilitante della professione»
Formazione obbligatoria, le novità per il nuovo triennio. Ecco tutto quello che si rischia senza la certificazione: provvedimenti demandati agli Ordini, perdita di chance per carriera e scatti contrattuali e persino il rischio sulla malpractice…
Di solito spetta ad un provider accreditato Agenas per far sì che vengano riconosciuti i crediti formativi. Il processo di accreditamento è gestito da Agenas che comunica al Cogeaps i vostri ECM e, attraverso l’Ente, il Collegio o l’Ordine di appartenenza potrete verificare la situazione.