Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco “connesse” con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un’indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell’Aiom
«Un miliardo di euro per recuperare il terreno perduto ed evitare che si paghi un prezzo alto per le patologie che possono aggravarsi. E l’ambito oncologico è quello dove più dobbiamo investire risorse», secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, all’evento di Aiom “Le sfide globali e il cancro”
Beretta (presidente): «Con la prima campagna nazionale “Io non sono il mio tumore” lo scopo è raggiungere 100 mila adesioni per richiedere un provvedimento legislativo che permetterebbe ai pazienti di non essere più considerati malati oncologici dopo 5 anni dal termine delle cure se la neoplasia è insorta in età pediatrica e dopo 10 anni in età adulta»
Dal XXIII Congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica i punti da cui ripartire con il peso del Covid-19: screening, esami diagnostici e follow up, regolamentare la telemedicina e rafforzare la sanità territoriale
L’appello della Federazione che riunisce Oncologi, Cardiologi ed Ematologi e della Società Scientifica degli oncologi: «Alla sanità italiana servono maggiori investimenti e risorse»
Nuove diagnosi a -11%, nuovi trattamenti farmacologici a -13% e interventi chirurgici a -18%, Aiom lancia l’allarme
Il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica: «Lo stop a screening e interventi potrebbe portare all’identificazione di patologie oncologiche con una diagnosi più avanzata, una prognosi inferiore e un costo terapeutico più alto». Ma la sopravvivenza dei pazienti è arrivata al 60%, tra le più alte in Europa
Al via il corso di formazione in partnership con 24ORE Business School, Università Cattolica del Sacro Cuore EngageMinds Hub e AIOM per sostenere gli oncologi nel disegnare il nuovo paradigma del rapporto medico-paziente
Pubblicato il volume Aiom “I numeri del cancro nel 2020” con tutte le principali personalità della ricerca oncologica. Scende il totale delle diagnosi negli uomini, mentre sale per le donne. Sottolineata l’importanza dello stile di vita nella prevenzione
Audizione in Commissione Affari Sociali della Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica Stefania Gori che sottolinea: «In alcune degenze oncologiche si è dimezzato il numero di pazienti oncologici ricoverati». Il caso del CRO di Aviano: nessun paziente positivo dall’inizio della pandemia grazie a misure efficaci di contenimento
Iniziano ad arrivare le prime conseguenze del ritardo diagnostico causato dalla sospensione di visite e screening. De Lorenzo (Favo): «Per la prima volta dopo quasi 30 anni, rischiamo aumento morti di cancro». Crisanti sui positivi per mesi: «Forse virus nella mucosa»
Giordano Beretta fa il punto sulla fase 2: ripresa delle attività chirurgiche, reti oncologiche in collaborazione con il territorio e una forte ripresa del sistema diagnostico, per imparare dall’emergenza
Il monito dell’Aiom: «Il nostro Paese ai vertici in Europa nell’assistenza oncologica – dichiara il presidente Giordano Beretta – ma ci sono ancora differenze territoriali nell’accesso alle cure. Seguire l’esempio delle regioni virtuose nel favorire l’accesso a farmaci innovativi e agli esami in grado di predire l’efficacia della chemioterapia»
Teorie prive di basi scientifiche, cure “miracolose” e strategie di medicina complementare che possono interferire con le terapie farmacologiche e, di conseguenza, con la guarigione. Anche la salute è vittima del fenomeno fake news che si è diffuso pericolosamente negli anni e di cui Internet è terreno di guerra preferito. I social media, infatti, non […]
Al Congresso Aiom il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha aperto ai farmaci biosimilari in oncologia: «Sì all’inizio del trattamento, da valutare con lo specialista per i pazienti più difficili. Hanno la stessa efficacia e sicurezza con un risparmio maggiore»
«I risultati più importanti sul tumore al seno sono per la malattia metastatica» così il professor Luca Gianni, oncologo e Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Ospedale San Raffaele IRCCS di Milano, ha spiegato ai nostri microfoni l’efficacia dell’immunoterapia per le pazienti con tumore metastatico
Le cinque diagnosi più frequenti sono quelle della mammella (53.500 casi nel 2019), colon-retto (49mila), polmone (42.500), prostata (37mila) e vescica (29.700). I dati sono contenuti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia 2019’. L’incidenza più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (716 casi per 100mila abitanti), la più bassa in Calabria (559 casi per 100mila abitanti)
Il presidente eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica promuove la legge che ha istituito la rete del registro tumori: «Fondamentale per poter gestire anche l’organizzazione delle realtà ospedaliere e delle reti sulla base dei numeri»
La presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica ha presentato in Senato il rapporto. Promossa l’assistenza psiconcologica: «È garantita in molte strutture oncologiche ma nella maggior parte dei casi è sostenuta dal volontariato o dalle associazioni dei pazienti in quanto non ci sono psiconcologi strutturati in tutte le oncologie italiane». E chiede alla politica di occuparsi dei bisogni assistenziali dei 3 milioni 400mila italiani che hanno avuto un tumore
Una popolazione che invecchia e malattie oncologiche che aumentano. Ma l’Italia vanta anche il primo posto per guarigioni. La Presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Medica: «La scienza va foraggiata ma non trascuriamo prevenzione»
In Italia le morti per cancro diminuiscono in misura maggiore rispetto al resto d’Europa. Il nostro Paese si trova al primo posto in questa classifica: in 15 anni (2001-2016) il calo dei decessi è stato pari al 17,6%, in Francia e Spagna al 16%, nel Regno Unito al 13% e in Germania al 12,3%. Un […]
Nel sito risposte a molti quesiti come il ruolo della dieta, dell’esposizione al sole, del fumo di sigaretta, del consumo di alcol, della sedentarietà. La presidente Stefania Gori: «369mila nuovi casi di tumore e il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Inaccettabile morire per cure prive di basi scientifiche»
La Presidente Stefania Gori: «La sfida della nostra società scientifica è formare e diffondere conoscenze perché il web non diventi megafono di mistificazioni prive di basi scientifiche». Il 13 e 14 aprile il corso per giornalisti sulle nuove frontiere della comunicazione in oncologia
L’Associazione Italiana di Oncologia Medica presenta la campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione per prevenire malattie tumorali tra cui l’HPV. Giordano Beretta, Presidente Eletto Aiom: «Creare una cultura sui vaccini è il primo obiettivo, perché è da questi che si parte per la lotta contro il cancro»
I medici italiani non hanno sempre reagito in modo positivo alle scoperte della Professoressa Paterlini – Bréchot. Ecco perché
«Categorizzare i “survivors” è fondamentale per definire le prospettive di vita in relazione alle varie fasi della malattia e scegliere la terapia di supporto più opportuna e personalizzata» così l’oncologo Paolo Tralongo
Stefania Gori è stata proclamata Presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) durante il XIX Congresso nazionale Aiom svoltosi a Roma. Responsabile dell’Oncologia dell’Ospedale Sacro cuore di Negrar (Verona), Stefania Gori è la prima presidente donna degli oncologi italiani.
L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) in occasione della presentazione al Senato del ‘Rapporto sullo stato dell’oncologia in Italia 2017’ spiega che in Italia si spendono 5 miliardi di euro (2014), pari a solo il 4,22% della spesa sanitaria totale. Il tetto programmato stabilito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è invece del 5%