Nuova sentenza di condanna verso una banca per tassi usurari. I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno bocciato l’istanza presentata dalla difesa di un noto Istituto di Credito, confermando in sostanza la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale Civile di Terracina. Il problema tra banca e i correntisti che hanno intentato la causa […]
Nuova sentenza di condanna verso una banca per tassi usurari. I giudici della Corte d’Appello di Roma hanno bocciato l’istanza presentata dalla difesa di un noto Istituto di Credito, confermando in sostanza la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale Civile di Terracina.
Il problema tra banca e i correntisti che hanno intentato la causa civile è sorto diversi anni fa quando questi hanno acceso diversi mutui. A questi mutui l’istituto applicava dei tassi di interesse molto elevati. Era evidente a tutti che qualcosa non tornava e i diretti interessati decisero di rivolgersi ad un legale per vederci chiaro.
Il primo grado di giudizio gli ha dato ragione. Il Tribunale aveva precedentemente nominato un consulente per effettuare una perizia ed effettivamente il risultato avallava la tesi dei ricorrenti, in quanto i tassi che venivano applicati risultavano effettivamente superiori alla norma. Il consulente ha proposto dunque di ricalcolare i singoli interessi entro nuovi limiti, ovviamente più bassi. Dopo questa perizia il Tribunale ha condannato la banca, dichiarando inefficaci gli atti esecutivi ai fini espropriativi. Al contempo, il giudice ha inviato gli atti in procura per un’eventuale indagine sulla condotta dell’istituto.
Non stupisce che la banca abbia fatto ricorso in appello sostenendo la tesi secondo cui non si trattava di tassi usurari ma di interessi moratori. Tesi che non ha convinto i giudici d’Appello, che non hanno dunque contraddetto i colleghi del primo grado, dando ragione ai clienti che ora possono intraprendere un’azione legale per ottenere un risarcimento.