Anatocismo, mutui usurari, bail in, pubblicità ingannevole, sofferenze bancarie. La lista è già lunga, ma non si chiude qui. A far tremare le banche europee, e di riflesso anche quelle italiane, ora arriva la truffa sull’Euribor, ovvero il tasso di riferimento a cui sono agganciate le rate dei finanziamenti a tasso variabile. Una bomba ad […]
Anatocismo, mutui usurari, bail in, pubblicità ingannevole, sofferenze bancarie. La lista è già lunga, ma non si chiude qui. A far tremare le banche europee, e di riflesso anche quelle italiane, ora arriva la truffa sull’Euribor, ovvero il tasso di riferimento a cui sono agganciate le rate dei finanziamenti a tasso variabile. Una bomba ad orologeria per gli istituti di credito, ma anche un altro schiaffo ai risparmiatori.
La vicenda. Nel dicembre 2013 l’Antistrust europea multa per 1,7 miliardi di euro quattro grandi banche (Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale) per un accordo di cartello finalizzato, appunto, a manipolare l’Euribor nel periodo compreso tra il 2005 ed il 2008. Quella sentenza, però, resta segretata. E lo è a tutt’oggi – come rivela “il Fatto Quotidiano” – nonostante le richieste giunte a Bruxelles da studi legali di tutta Europa.
Perché Bruxelles fa muro? Oltre all’imbarazzo, il problema è che si generebbe una richiesta di risarcimenti di proporzioni gigantesche con effetti catastrofici sul sistema creditizio e sull’economia dell’Ue. Secondo “Il Sole 24 Ore” la manipolazione dell’Euribor riguarda una massa di prodotti finanziari – dai derivati ai mutui usurari sulla casa – superiore ai 400mila miliardi di euro, vale a dire circa 200 volte il debito pubblico italiano. Se le banche europee dovessero restituire anche solo l’1% di quella cifra, si troverebbero di fronte un esorbitante conto da 4mila miliardi di euro. Sempre in Italia tra il 2005 ed il 2008 si è stimato che le famiglie fossero indebitate di una cifra di circa 220 miliardi di euro con le banche e che avessero pagato 30 miliardi di interesse sui loro mutui in relazione all’Euribor.
Le ipotesi in campo sono due: la restituzione di quanto pagato in più oppure l’annullamento dei mutui usurari. Questo potrà avvenire solo attraverso i ricorsi, che potranno essere avviati solo quando le motivazioni della sentenza sarà pubblica.