Sanità internazionale 7 Novembre 2017 12:26

Cosa succede se il Servizio Sanitario Nazionale non accetta pazienti fumatori o obesi

I pazienti inglesi, fumatori o obesi, potranno essere sottoposti ad interventi non urgenti solo se non fumano da almeno otto settimane o perdono peso. Il provvedimento è stato adottato dalla Clinical Commissioning Group (CCG, paragonabile alle nostre Asl) della Contea inglese dello Hertfordshire. Negli ultimi anni, in molte regioni d’Inghilterra i pazienti che dimostrano di non preoccuparsi […]

I pazienti inglesi, fumatori o obesi, potranno essere sottoposti ad interventi non urgenti solo se non fumano da almeno otto settimane o perdono peso. Il provvedimento è stato adottato dalla Clinical Commissioning Group (CCG, paragonabile alle nostre Asl) della Contea inglese dello Hertfordshire. Negli ultimi anni, in molte regioni d’Inghilterra i pazienti che dimostrano di non preoccuparsi della propria salute, che quindi continuano a fumare e a non perdere peso, devono aspettare tempi più lunghi per interventi, esami e visite in ospedale. Nella speranza che nel frattempo dimagriscano e adottino stili di vita più salutari. Con la proposta avanzata dalla contea di Hertfordshire invece i servizi non urgenti dell’NHS potrebbero essere del tutto rifiutati, tranne che, ovviamente, in circostanze eccezionali, a coloro che persistono a seguire stili di vita non corretti.

L’obiettivo che si intende raggiungere? Responsabilizzare i cittadini che dovranno quindi curare di più la propria salute e il proprio benessere. Permettendo al contempo di risparmiare parte delle limitate risorse che il Servizio sanitario nazionale inglese ha a disposizione, anche se il CCG sottolinea come non ci si aspettino grandi risparmi da queste misure: «Intendiamo migliorare la sicurezza del paziente, sia durante che dopo interventi non chirurgici. Nel lungo periodo speriamo di migliorare la salute dei nostri residenti, che devono smettere di fumare e perdere peso eccessivo». Il rapporto presentato dalla CCG indica che il 15% della popolazione della regione fuma, e che il 22% degli adulti è obeso. Nel frattempo, se non vengono adottate azioni di alcun tipo, la contea dovrà affrontare un buco di 550 milioni di sterline entro il 2021. E solo quest’anno deve trovare il modo di risparmiare 68 milioni di sterline.

«In casi eccezionali – sottolinea al Telegraph un membro della CCG – i medici procederanno con l’intervento anche se i pazienti non hanno smesso di fumare o non hanno perso il peso dovuto in base ai nostri criteri. Tali eccezioni si rendono necessarie quando l’attesa per l’intervento diventa particolarmente pericolosa per il paziente».

Com’è immaginabile, il provvedimento ha scatenato numerose polemiche, a partire dal College Reale dei Chirurghi, che ha definito come «discriminatoria» la misura adottata e «contraria ai principi fondamentali del NHS». E che inoltre sottolinea il rischio che la situazione clinica di un paziente peggiori a causa dell’attesa, che può essere accompagnata da forti dolori e malessere generale. «Non ci sono giustificazioni per queste iniziative – commenta Ian Eardley, Vicepresidente del Royal College of Surgeons -. Ad alcuni pazienti sono stati rifiutati i trattamenti di cui avevano bisogno addirittura prima che venissero visitati».

Cosa ne pensano i pazienti? Joyce Robins, dell’associazione “Patien Concern”: «Paghiamo tutti le tasse, e il servizio sanitario nazionale dovrebbe esserci sempre quando ne abbiamo bisogno».

Articoli correlati
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
«Diritto alle cure a rischio senza personale», le richieste dei medici in piazza a Roma. E Schillaci convoca i sindacati
A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...