Salute 4 Settembre 2017 12:46

Vaccini: l’anti-morbillo spaventa genitori. L’intervista al Dottor Ieraci (Asl Roma1): «Tutto quello che c’è da sapere»

11 settembre e 31 ottobre: nessun rinvio per la consegna dei certificati vaccinali nelle scuole. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico ancora tante le richieste di chiarimenti da parte delle famiglie. Ai nostri microfoni l’intervista a Roberto Ieraci Direttore UOC vaccinazioni Centro Vaccinazioni Internazionali Asl Roma 1

Vaccini: l’anti-morbillo spaventa genitori. L’intervista al Dottor Ieraci (Asl Roma1): «Tutto quello che c’è da sapere»

«L’anti-morbillo mi spaventa più delle altre vaccinazioni perché si tratta di un virus attivo» spiega la mamma di Giulio, 6 anni in attesa di entrare in ambulatorio per fare il richiamo del morbillo, parotite, rosolia e contro varicella (la cui prima dose è prevista tra i 13 e i 15 mesi). «È bene fare chiarezza – interviene ai nostri microfoni Roberto Ieraci, direttore UOC Vaccinazioni  della Asl Roma 1 -. L’anti-morbillo è costituito da virus vivi attenuati, dal punto di vista scientifico si tratta di un vaccino sicuro ed efficace. Non esiste rischio, non c’è nessun allarme: l’esitazione dei genitori probabilmente è dovuta ad una scarsa informazione».

LEGGI ANCHE ASL, LA GRANDE SFIDA DELL’ORGANIZZAZIONE. TANESE (ASL ROMA1): «LA CHIAVE È INFORMARE LE FAMIGLIE»

Ed è proprio una corretta comunicazione fra istituzioni, presidi sanitari, scuole  e famiglie la chiave di un colloquio sano e produttivo, ribadisce il Dottor Ieraci che può vantare presso il presidio Asl/Roma 1, una media di 130 utenti da vaccinare al giorno da svariati mesi. «È fondamentale che il cittadino riceva un messaggio chiaro e definito su cosa fare: noi come Asl abbiamo attivato un call center che opera sia per telefono (06 6835.4666) che per via email (vaccinazioni@aslroma1.it) con l’obiettivo di dare un riscontro veloce ed efficace alle richieste della cittadinanza», le vaccinazioni inoltre «possono essere anche prenotate attraverso il CUP aziendale»  prosegue.

«Il momento comunicativo è fondamentale, quindi è importante che ci sia una collaborazione fra tutti gli organi istituzionali e chiarezza anche da parte dei media – ribadisce il Dottore -. Altro aspetto importante è che anche la gente sappia che l’accesso a scuola è possibile anche mediante l’autocertificazione delle vaccinazioni e il certificato può essere portato in un secondo momento». Infatti è recente ma operativa la circolare ministeriale che sancisce la validità dell’autocertificazione come sostitutiva delle attestazioni vaccinali.

LEGGI ANCHE VACCINI, DOCUMENTAZIONI, SCADENZE E ACCESSO ALLE SCUOLE. TUTTE LE INDICAZIONI DAL MINISTERO DELLA SALUTE E DAL MIUR

«Il modello dell’autocertificazione è stato predisposto dalla Regione Lazio (che ha provveduto ad inviarlo alle Asl), si tratta di un documento firmato che attesta se il genitore è in regola o non è in regola con le vaccinazioni. Dopo l’autocertificazione presentata a scuola, entro il 10 marzo occorrerà presentare il certificato completo delle vaccinazioni» spiega il Dottor Ieraci e aggiunge che «per chi non sarà in regola, le Asl stanno predisponendo un piano: provvederemo a chiamare direttamente le persone per così dire ‘resistenti’ in modo che gli vengano fornite tutte le informazioni sufficienti a chiarirsi le idee e quindi superare tutte le resistenze per l’effettuazione della vaccinazione».

«In ogni caso – conclude il medico – il nostro Piano Nazionale 2017-19  è magnifico, ottimale, quindi il messaggio che voglio trasmettere ai cittadini è che non c’è da preoccuparsi, tutti devono seguire le indicazioni riportate chiaramente nel Piano vaccinale 2017/2019 in rapporto alle fasce d’età e non ci sarà alcun problema».

Articoli correlati
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
I vaccini anti-Covid hanno salvato oltre 1 milione di vite in Europa
I vaccini contro Covid-19 hanno salvato almeno 1.004.927 vite in Europa, tra dicembre 2020 e marzo 2023. Lo ha stimato una nuova ricerca presentata al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) in corso a Copenaghen, in Danimarca. La stragrande maggioranza delle vite salvate, il 96%, erano individui di 60 anni d'età o più
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...