Salute 13 Settembre 2018 11:58

Vaccini, D’Amato (Lazio): «On line i dati fascia 0-16 anni, a disposizione di scuole e Asl»

Risultano immessi on line i dati sanitari di più di 506mila bambini e oltre 12,5 mln di vaccinazioni nella fascia di età fino ai 16 anni, consultabili da scuole e Asl attraverso il portale Salutelazio.it. D’Amato: «Il servizio agevola il lavoro dei centri vaccinali, dei pediatri e del personale di supporto amministrativo delle scuole»

«Semplificare la vita dei cittadini garantendo la salute pubblica». Questo il dovere delle istituzioni secondo l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato che ha annunciato la misura adottata per agevolare il lavoro delle scuole e dei centri vaccinali in prossimità dell’avvio del nuovo anno scolastico.

«Alle famiglie vogliamo mandare un messaggio chiaro perché sulla materia è stata fatta fin troppa confusione: nell’Anagrafe unica vaccinale regionale del Lazio sono a disposizione delle scuole e delle Asl i dati in merito alla situazione vaccinale degli studenti nella fascia di età 0-16 anni» ha specificato in una nota l’Assessore. 

«Dopo una prima fase in cui erano stati caricati i dati dei bambini nell’età dell’obbligo (fascia di età 0-6) il sistema è stato portato a regime e sono stati caricati i dati complessivi ovvero nella fascia di età fino ai 16 anni. I dati riguardano lo stato vaccinale di oltre 506 mila alunni iscritti in tutta la regione. In questi mesi sono stati inviati i dati da 4.725 plessi scolastici registrati all’anagrafe e sono stati confrontati con i dati dei servizi vaccinali delle singole Asl che hanno caricato sul sistema 12.577.510 vaccinazioni. I singoli istituti scolastici e i servizi vaccinali delle Asl possono ora consultare i dati accedendo dal portale Salutelazio.it» ha precisato D’Amato. 

«Si tratta di un servizio molto utile in vista dell’apertura dell’anno scolastico per conoscere lo stato vaccinale della popolazione che agevola il lavoro dei centri vaccinali, indipendentemente dalla Asl di residenza, dei pediatri e del personale di supporto amministrativo delle scuole» ha concluso.

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