Salute 17 Maggio 2018 16:09

Regione Lazio, Giuseppe Simeone presidente Commissione Sanità: «Serve riequilibrio tra Roma e province»

L’esponente di Forza Italia eletto con 10 voti. Vice presidenti Loreto Marcelli (M5S) e Paolo Ciani (Centro Solidale). Tra i componenti anche Davide Barillari (M5S) e Stefano Parisi

Il Consiglio regionale del Lazio ha finalmente nominato, dopo settimane di trattative, le Commissioni. A renderne difficile la composizione l’assenza di una maggioranza in seno al Consiglio: il presidente Nicola Zingaretti, riconfermato il 4 marzo con il 33,23%, si trova nella situazione dell’‘anatra zoppa’: la coalizione di centrosinistra non ha ottenuto la maggioranza dei seggi.

Come previsto, cinque presidenze (tra cui la cruciale Bilancio) sono andate al centrosinistra; tre, compresa la Sanità, al centrodestra. A quota tre presidenti anche il M5s, mentre una commissione, quella sulla Ricostruzione post sisma, sarà guidata dall’ex sindaco di Amatrice e candidato governatore Sergio Pirozzi. Ora, con le commissioni insediate, può finalmente partire il lavoro del Consiglio: il primo obiettivo sarà approvare quanto prima il Bilancio.

La partita più difficile delle scorse settimane si è giocata all’interno di FI per la guida della commissione Sanità: dopo un testa a testa tra Giuseppe Simeone e Pino Cangemi che ha portato entrambi a passare al gruppo Misto, l’ha spuntata il primo, ora rientrato in Forza Italia. Simeone ha ottenuto 10 voti. Vicepresidenti Loreto Marcelli (M5S) e Paolo Ciani (Centro Solidale). Completano l’organico della commissione i consiglieri Davide Barillari (M5S), Marta Bonafoni (LCZ), Mauro Buschini (PD), Chiara Colosimo (FdI), Michela Di Biase (PD), Daniele Giannini (Lega), Massimiliano Maselli (NCI), Enrico Panunzi (PD), Stefano Parisi (Lazio 2018) e Marco Vincenzi (PD).

Simeone, originario di Sperlonga (Latina), è in politica da tempo. È stato assessore all’Ambiente della Provincia di Latina dal 1995 al 2001, dal 2002 al 2012 componente del Consiglio d’amministrazione della società Acqualatina SpA. Dal 1985 a oggi ha ricoperto vari incarichi nel Comune di Formia: Vice sindaco, assessore ai Lavori pubblici, alle Attività produttive, al Turismo, all’Ambiente, ai Servizi sociali, Presidente del Consiglio comunale. Diventa Consigliere regionale nel 2013, poi riconfermato nell’ultima tornata elettorale con 12.241 preferenze.

«Lo prendo come un impegno e non come una medaglia da esibire – afferma Simeone – Sarò integerrimo nel tutelare gli interessi di ogni singolo cittadino che ha diritto ad avere una assistenza degna e qualificata nel momento più difficile. Sarò anche il portatore degli interessi delle province del Lazio i cui cittadini hanno non più diritti, ma neanche meno, rispetto a quelli di Roma Capitale. Dobbiamo essere capaci di trovare una sintesi in grado di collocare in maniera equa le risorse disponibili. Stiamo per uscire dalla fase di commissariamento – prosegue Simeone – Questo consentirà al Consiglio e alla commissione di tornare a svolgere il proprio ruolo di programmazione e organizzazione politica della rete di assistenza regionale».

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Berlusconi, che tipo di leucemia ha portato alla morte? Parlano gli esperti
Silvio Berlusconi è morto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì. Aveva 86 anni e si trovava in ospedale per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo e che gli ha causato complicazioni, tra cui una polmonite
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.