Salute 26 Luglio 2018 10:58

Osservatorio Ois, Bartolo: «Migranti e poveri, tanti progetti in cantiere. Il Papa ci segue passo passo»

Il medico, membro del direttivo della onlus, spiega i progetti futuri: «Saremo vicini agli ultimi, ai più deboli». Tra i progetti realizzati “Il Giardino” a Palermo, che coinvolge 60 bambini e 30 ragazzi, pensato per ridurre la povertà educativa dei minori coinvolti attraverso sport, arte e musica

Osservatorio Ois, Bartolo: «Migranti e poveri, tanti progetti in cantiere. Il Papa ci segue passo passo»

La Sanità di Frontiera in primis. Ma non solo. L’Osservatorio Internazionale per la Salute ha riunito il direttivo per fissare le prossime attività e come sempre attenzione particolare sarà destinata al fenomeno della migrazione, partendo dalla considerazione che l’Europa si trova spesso impreparata alla gestione del fenomeno e alla fornitura di servizi sociali e prestazioni sanitarie adeguate alla presenza di mondi, culture, credi e contesti locali diversi.

Ma la sanità di frontiera è anche quella dei quartieri di periferia delle nostre città dove le cure primarie spesso sono un miraggio e dunque Ois si dedicherà anche a poveri e emarginati ormai sempre più numerosi in Italia. Tra le iniziative già partite, Il Giardino a Palermo, che coinvolge 60 bambini e 30 ragazzi, pensato per ridurre la povertà educativa dei minori coinvolti attraverso sport, arte e musica. O l’unità mobile a San Ferdinando e nella Piana di Gioia Tauro, che ha fornito assistenza medico-sanitaria ed orientamento socio-legale e sui diritti del lavoro ai braccianti stranieri che lavorano nella zona. «Papa Francesco ci segue passo passo, siamo molto motivati e faremo sempre di più nei confronti di queste persone», spiega a Sanità Informazione Pietro Bartolo membro del direttivo di Ois e noto per essere, dal 1992, il responsabile delle prime visite a tutti i migranti che sbarcano a Lampedusa.

LEGGI ANCHE: MIGRANTI, NELL’ANNIVERSARIO STRAGE DI LAMPEDUSA PIETRO BARTOLO SI RACCONTA: «IO, IN TRINCEA DA 25 ANNI E RECORD INFAME SULLE SPALLE»

Dottor Bartolo, l’Osservatorio è molto attivo per quanto riguarda il fronte dell’immigrazione, l’accoglienza e la formazione di medici e operatori sanitari. Qual è il bilancio di questi anni di attività e quali sono le prospettive future?

«Devo dire che Ois è una istituzione abbastanza giovane. Siamo partiti con la Sanità di Frontiera e facendo formazione nei confronti di tutti quelli che approcciano al fenomeno dell’immigrazione, medici e non, con risultati veramente straordinari. Sono tanti i progetti che Ois sta portando avanti tutti rivolti verso quella che è l’assistenza sanitaria e non nei confronti di queste persone che arrivano dall’altra parte del Mediterraneo. Certamente ci sono dei risultati incoraggianti, abbiamo avuto dei finanziamenti, abbiamo avuto un’attenzione particolare da parte di una persona che noi abbiamo nel cuore che è Papa Francesco che ci segue passo passo e di conseguenza siamo molto motivati e faremo sempre di più nei confronti di queste persone. Ois si dedica non solo ai migranti ma anche agli ultimi, ai più deboli. Per noi questo è molto importante perché esistono i migranti ma esistono anche i nostri poveri che hanno bisogno del nostro sguardo e della nostra attenzione».

LEGGI ANCHE: MIGRANTI E SALVAGUARDIA SALUTE: OIS LANCIA IL SUO PIANO PER FORMAZIONE E SUPPORTO MEDICI

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea
È online il primo servizio di orientamento universitario del Metaverso: un avatar a cura di AteneiOnline assisterà gratuitamente i più giovani nella scelta del percorso di studio.
Non solo Covid. Guido Rasi invita a recuperare le vaccinazioni “in sospeso”
Nel nuovo ebook del direttore Consulcesi, non solo un dettagliato elenco delle vaccinazioni oggi disponibili, ma anche consigli utili agli operatori sanitari per convincere quel 15% della popolazione italiana “esitante”
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...