Salute 8 Febbraio 2017 18:07

«Il rapporto medico-paziente ora è un ‘ménage à trois’…» parola di Walter Gatti

Bufale o no, il web va dosato coscientemente e con giudizio. Ecco il monito del giornalista e scrittore Walter Gatti che sottolinea quanto rispetto al passato «sia cambiato il rapporto tra camice bianco e assistito»

«In questi anni l’utilizzo del Web ha profondamente trasformato la vita quotidiana di uomini e donne, intervenendo sul vissuto contemporaneo oltre che sulle sue forme di comunicazione. Anche il parlare di “salute” oggi non è possibile se non nella consapevolezza di quanto Internet stia cambiando antropologicamente il presente di chi è malato e di chi cura». Queste le parole che Walter Gatti mette nero su bianco nel suo libro ‘Sanità e web’ in cui racconta come si è evoluto il rapporto tra medicina e comunicazione nel corso degli anni.

«Internet ha cambiato il modo di essere medico e malato in Italia» spiega il giornalista in esclusiva ai nostri microfoni. «Fino a perlomeno 10-15 anni fa, il rapporto tra medico e paziente, la cosiddetta alleanza terapeutica, era di coppia. Infatti era il medico che indossava le vesti paterne e guidava il paziente a gestire la malattia. Negli anni, da un certo punto di vista, l’informazione di carta stampata, ma anche quella televisiva, ha modificato questa relazione. Poi l’ingresso di internet ha decisamente rivoluzionato le dinamiche consolidate, facendo sì che la relazione a due diventasse una sorta di ‘ménage à trois‘. Infatti oggi il paziente, spesso e volentieri, ha delle armi che non sa bene come utilizzare: le ha scaricate, le ha stampate, le ha prese su siti a volte specializzati a volte non particolarmente affidabili».

In questi mesi si è scatenata una polemica sui vaccini nella quale ha svolto un ruolo di protagonista il web. Informazioni, spesso poco attendibili, in circolazione su siti e social, hanno generato allarmismo. Cosa ne pensa?

«Le informazioni on line circolano, si radicano e diventano richiami per tutti, soprattutto quando rispondono a “bisogni di pancia” e colgono necessità ed echi “scandalistici”. Basta pensare a cosa è successo negli ultimi anni attorno alla vicenda stamina che toccava in modo dolorosissimo la salute, in quel caso la salute dei bambini. Ecco, questo è un esempio per dire che, dal caso stamina al caso vaccini, si verificano situazioni che sviluppano fenomeni ‘contro cultura’, una cultura non più medico-scientifica ma popolare. Segnalerei anche un altro aspetto: se il mondo medico-scientifico, il mondo delle agenzie e delle istituzioni comunicasse meglio, riuscisse a rispondere di più alle domande che il cittadini pone, probabilmente questo sarebbe un antidoto alla circolazione incontrollata delle informazioni online».

Quindi c’è anche una carenza di informazioni da fonti autorevoli che porta le persone a prendere spunto da altre realtà che possono essere a rischio?

«Può essere una carenza o comunque ci deve essere l’approdo a una fase più matura della gestione della comunicazione attraverso i sistemi on line. Quando alcuni anni fa esplose la psicosi dell’influenza suina, il fenomeno provocò degenerazioni che ad oggi viviamo con il caso vaccini. Ecco, in quella fase, quando si diffuse l’allarme suina, le agenzie internazionali non furono assolutamente in grado di comunicare la notizia nel modo corretto».

Per approfondire:

Meningite, consigliare il vaccino anche per gli adulti? La parola all’esperto, Roberto Burioni (virologo)

Articoli correlati
Iss: dipendenza da Internet, ecco a chi rivolgersi. Sono 102 i centri in Italia
In Italia ci sono 102 centri che si occupano di dipendenza da Internet, il 65% dei quali si trovano al Nord. Questo è quanto si evince dalla prima mappa geolocalizzata interattiva, aggiornata dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Realizzata dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss, conta 3.667 utenti presi in carico soprattutto tra i 15 […]
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
Scandalo ginnastica ritmica, il monito dei medici: «Non sottovalutare i rischi della triade dell’atleta»
Gli specialisti di Medicina dello sport dell'Auxologico Irccs invitano genitori e tecnici a non sottovalutare magrezza, amenorrea e osteoporosi che possono creare danni immediati e a lungo termine oltre ai traumi psicologici che possono provocare anoressia e bulimia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...