Salute 25 Ottobre 2017 09:40

Fabrizio Frizzi: «Sulla salute non si scherza, ecco perché voglio medici aggiornati e voglio sapere tutto…»

Il popolare conduttore ai microfoni di Sanità Informazione parla del suo rapporto con la salute ed i camici bianchi: «Non sono ipocondriaco, ma sto attento ai segnali». Il racconto di quando donò il midollo osseo e la sua opinione sulla corretta informazione: «Tutti cerchiamo sul web, ma poi ci affidiamo ad un bravo medico»

Sicuri, disinvolti e sorridenti davanti alle telecamere. Ma quando si ritrovano davanti al medico, i personaggi noti, che pazienti sono? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Frizzi, uno dei volti più popolari della televisione italiana, intercettato tra il pubblico dell’incontro al Roma Medical Laser Center dal titolo “Prevenzione e trattamento nelle patologie da sovraccarico degli arti inferiori”.

L’appuntamento di carattere divulgativo/informativo ha visto gli interventi del direttore scientifico del Medical Laser Center, il professor Pier Francesco Parra, il professor Ezio Adriani (specialista in Ortopedia e Traumatologia); il professor Oreste Moreschini (specialista in Ortopedia e Traumatologia all’Università di Roma La Sapienza) e il dottor Michele Simone Boccaleria (specialista in Ortopedia e Traumatologia). In platea tanti altri volti noti, tra i quali l’attore e regista Gigi Proietti, la giornalista Simonetta Martone e lo sportivo Daniele Masala, campione olimpico e mondiale nel Pentathlon negli anni ’80, che ha portato anche la sua testimonianza, dando pratici consigli su come “gestire” l’attività fisica anche a livello amatoriale.

 Che paziente è Fabrizio Frizzi?

«Sarebbe facile fare la battuta un paziente impaziente, invece no, sono un paziente che quando c’è bisogno si mette a disposizione di chi opera per aggiustare le cose, anche perché sarebbe stupido comportarsi diversamente. Mi piace sapere quali attività svolge il medico, colui che mi sta curando, perché è bello che si crei una complicità e soprattutto si sappia dove si sta andando per condividere anche coi pensieri il percorso e poi insomma quando c’è poi da rimettersi in sesto bisogna anche fare le classiche riabilitazioni, queste cose qua».

“Un paziente impaziente” che chiede di poter contare su professionisti correttamente formati e aggiornati e vuole essere sempre informato sulle modalità d’intervento?

«Ho sempre voluto sapere che cosa si stava facendo, anche quando ho donato il midollo osseo ho voluto sapere tutta la procedura perché così come nel mio lavoro si improvvisa ma solo su un canovaccio sicuro, quando metti in gioco la salute devi sempre sapere dove stai andando quindi non delego e non pratico scorciatoie, voglio sapere perché insomma sono cose sulle quali non c’è da scherzare».

 Qual è il suo rapporto con la salute?

 «Con l’età mi trascuro di meno e credo che sia normale perché alla vita dopo ogni giorno che passa ci si tiene di più. Forse sono un po’ ipocondriaco, ma non tanto per me, quanto per i miei affetti: ho una bambina piccola, vorrei allungare un po’ il periodo e quindi quando sento segnali curiosi non li trascuro ecco. Forse più che ipocondriaco sono molto attento ai segnali…».

Lei ha avuto problemi alle ginocchia, incontri di questo genere aiutano?

 «Le ginocchia mi hanno già dato delle belle soddisfazioni, entrambe operate quindi adesso per il momento vanno bene, riesco anche a correre, sia pure come diceva prima Daniele Masala, a modo mio, quindi senza cercare prestazioni sportive ma per tenersi in forma, bruciare un po’ di grassi e anche svagarsi perché effettivamente poi fare sport in maniera equilibrata fa bene anche alla testa, ti libera e ti condiziona positivamente».

Che importanza dà alla corretta informazione sui temi medici?

«La corretta informazione sarebbe importante su tutti i temi. Sui temi medici è importantissima perché quando serve devi sapere più o meno dove andare anche se poi nei momenti delicati forse la lucidità può anche mancare. Ad ogni modo avere la possibilità di puntellare le proprie decisioni sulla conoscenza sarebbe meglio».

E tra un consulto medico e una ricerca sul web cosa preferisce?

«Avere un bravo medico di fiducia del quale fidarsi è la cosa migliore. È ovvio che tutti quanti noi quando abbiamo dei dubbi o dei pensieri andiamo sui motori di ricerca per farci un’idea anche se sappiamo che possiamo trovare delle informazioni “a senso unico”.  C’è molto materiale, spesso c’è da diventare matti per cercare quello che pensiamo possa esserci utile. Per qualcuno può essere, persino, un passatempo. Però, in definitiva, avere un bravo medico col quale confrontarsi è fondamentale perché comunque ti guida».

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Lavoro

Nasce “Elenco Professionisti”, il network digitale di Consulcesi Club dedicato agli specialisti della Sanità

L’obiettivo è aiutare il professionista a migliorare la sua visibilità all’interno della comunità medico-scientifica e facilitare i contatti tra operatori. Simona Gori...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...