Salute 15 Maggio 2015 17:57

Ebola, «Informazione corretta per evitare allarmismi»

Intervista ad Emilia De Biasi, presidente Commissione Sanità del Senato

Ebola, «Informazione corretta per evitare allarmismi»

Ebola è tornato in Italia, scuotendo di nuovo le nostre paure. Le istituzioni naturalmente non restano indifferenti alla vicenda.

Il ministro Lorenzin ha sottolineato il fatto che tutti i protocolli siano stati rispettati, e che pertanto i rischi di diffusione sono pressoché nulli. Sanità informazione ha ascoltato sul tema la presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato, Emilia Grazia De Biasi del Pd.

«Innanzitutto faccio tanti auguri di pronta guarigione all’infermiere – dichiara la presidente –. Sono certa che lo Spallanzani con le sue capacità professionali e scientifiche lo prenderà in carico adeguatamente, affinché tutto si risolva. Ho chiesto che il Governo riferisca in Parlamento sul tema, rispettando la giusta procedura di fornire un’informazione corretta e veritiera ai cittadini, senza allarmismi – continua de Biasi – facendo luce sulle problematiche e verificando se i protocolli sanitari e l’intervento di emergenza su questa gravissima situazione siano adeguati ed efficienti, e se il personale è correttamente formato. Ma le verifiche si fanno sul campo e non a tavolino».

Le istituzioni immediatamente reagiscono: oltre all’appello al Governo anche la Farnesina si è mossa e  lo Spallanzani, eccellenza mondiale, ha preso immediatamente in carico la faccenda.
«L’Italia è riconosciuta unanimemente nel mondo come un’eccellenza in questo campo. Io insisto su un punto – sottolinea la presidente – e cioè che bisognerebbe riuscire a non far entrare soggetti a rischio. Rinnovo quindi anche l’appello perché questi straordinari volontari abbiano cura di sé, consapevoli di far parte di una comunità, e siano quindi i primi ad attuare la prevenzione. I dati internazionali sono confortanti: l’epidemia si sta affievolendo in modo consistente – conclude De Biasi – e ora ancor di più bisogna fare attenzione alla formazione e alle corrette procedure igieniche, di profilassi, di prevenzione, per evitare che il personale sanitario a contatto coi malati venga contagiato».

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