Salute 25 Settembre 2017 15:16

Ascoltare il medico fa risparmiare: l’aderenza terapeutica conviene al paziente ma anche al sistema

Quasi la metà della popolazione italiana non segue le terapie consigliate dal medico. «L’obiettivo del sistema è curare meglio e spendere meno, in Italia su questo fronte ci sono ampi margini di miglioramento» l’intervista a Luca Degli Esposti, economista e Presidente di Clicon Health economics & outcome research

«Su 100 pazienti ipertesi in Italia sono solo 58 ad essere aderenti al trattamento. Per quel che riguarda altro genere di patologie, su 100 pazienti sono 45 a seguire le cure indicate dagli specialisti» lo spiega ai microfoni di Sanità Informazione Luca Degli Esposti, economista e Presidente di Clicon Srl (azienda specializzata in analisi economiche in campo clinico), intervistato sull’aderenza ai farmaci, che in Italia rappresenta un elemento decisivo per la sostenibilità del sistema sanitario.

«Un’elevata aderenza ai farmaci, oltre a consentire il successo delle terapie farmacologiche, permette al sistema sanitario di risparmiare costi e sanare bilanci. Con terapie assunte costantemente e in maniera opportuna, si evitano complicanze e ospedalizzazioni. In questo senso in Italia c’è un ampio margine di miglioramento» prosegue il Presidente intervistato in occasione de recente incontro ‘La presa in carico del paziente cardiovascolare cronico’ al Tempio di Adriano a Roma. «Assistere meglio e spendere meno, questa la grande sfida, soprattutto nell’ambito della cronicità».

LEGGI ANCHE: LO STILE DI VITA PER ABBASSARE IL RISCHIO DELLE MALATTIE DEL CUORE

«Nel caso specifico dei pazienti che soffrono di patologie cardiovascolari, utilizzare correttamente un farmaco diminuisce i rischi di acuzie, ictus e infarti che sono i fenomeni che comportano un maggiore peso in termini economici sul sistema. Tanto più si riesce a risolvere e prevenire questi eventi gravi o comunque a farli slittare il più possibile nel tempo e tanto più il costo del mantenimento di un paziente si abbassa, con grande vantaggio sia per lo stesso paziente che per l’apparato sanitario».

«In questi termini, esistono varie stime a livello europeo – aggiunge il Presidente – fatte con una variabilità nei risultati che indicano tutte, allo stesso modo, quanto l’aderenza alle terapie sia decisiva nell’ambito di una sostenibilità di sistema».

In questi termini studiare i dati approfonditamente «è fondamentale per capire quale situazione occorre fronteggiare e quali misure adottare. I dati ci possono aiutare perché se da un lato suggeriscono che l’aderenza è bassa, dall’altro mostrano che viceversa di alcuni farmaci si fa un abuso inappropriato. Quindi sì all’aderenza e no all’eccesso – conclude -. Una buona aderenza vuol dire anche togliere farmaci che non vuol dire ‘togliere salute’ ma, anzi, tutelarla».

Articoli correlati
GIMBE, nel 25imo dalla fondazione il punto su passato, presente e futuro del nostro Ssn
Il presidente Cartabellotta: «I fondi del Recovery non vengano usati per costosi lifting del sistema ma per riforme coraggiose che promuovano l’uguaglianza nell’assistenza»
Conferenza per la Salute Mentale, per i pazienti «più psicoterapia e meno farmaci»
L’iniziativa, inaugurata a dicembre 2018, dopo numerose tappe regionali è approdata nella Capitale: il 14 e il15 giugno l’assemblea conclusiva all’università Sapienza. L’assessore D’Amato: «Il nuovo Patto per la Salute è l’occasione per rimettere al centro dell’agenda politica la tutela della salute mentale»
di Isabella Faggiano
Eliminazione tetto di spesa, Palermo (Anaao): «Lo abbiamo sempre chiesto». Tutte le criticità del SSN
Pensionamenti, regionalismo differenziato e fondi solo apparentemente integrativi, per Anaao Assomed si tratta di una "tempesta perfetta"
Aggressioni medici, Giuseppe Quintavalle (Asl Roma 4): «Lavorare su condizione umana e non cedere a provocazioni»
«Abbiamo creato uno sportello per cercare di motivare il nostro personale ad agire al meglio, inoltre fondamentale dialogo con parenti e amici del paziente» così Giuseppe Quintavalle sulle aggressioni al personale sanitario
Frittelli (Federsanità ANCI): «È tempo di una nuova riforma del sistema sanitario»
La Presidente commenta anche il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, evidenziando la necessità di ricomporre la frattura creatasi tra medici e cittadini. Si dice infine preoccupata per il ritardo nell’adozione dei decreti mancanti per attuare la legge sulla responsabilità professionale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...