Pazienti 22 Marzo 2017 12:59

Tutti i sintomi della pressione alta

Per pressione sanguigna s’intende la forza con cui il cuore pompa il sangue nelle arterie. Nell’adulto, i valori ottimali di pressione sanguigna si aggirano intorno ai 120/80mmHg (120 pressione massima, su 80 pressione minima millimetri di mercurio). Quando la pressione è alta (ipertensione arteriosa), il sangue si muove attraverso le arterie con più forza. Se […]

Per pressione sanguigna s’intende la forza con cui il cuore pompa il sangue nelle arterie. Nell’adulto, i valori ottimali di pressione sanguigna si aggirano intorno ai 120/80mmHg (120 pressione massima, su 80 pressione minima millimetri di mercurio).

Quando la pressione è alta (ipertensione arteriosa), il sangue si muove attraverso le arterie con più forza. Se questa condizione cronicizza, può determinare un aumento della pressione sui delicati tessuti delle arterie, con danni alle pereti dei vasi stessi.

Quali sono i sintomi dell’ipertensione arteriosa?

Valori di pressione che superano i 140/90 mmHg sono da considerarsi a rischio.

L’ipertensione può essere asintomatica fino a quando non ha causato danni significativi al cuore. Considerando che la maggior parte delle persone non hanno sintomi visibili, spesso non sanno di essere ipertesi e, quindi, sono ignari del rischio a cui possono andare incontro. Per questo motivo la pressione alta è spesso un “killer silenzioso“.

L’ipertensione cronica è, dunque, spesso asintomatica. Tuttavia durante le crisi ipertensive possono essere presenti sintomi quali:

  • Forte mal di testa
  • Nausea
  • Epistassi (sangue dal naso)
  • Emicrania accompagnata da aura (visione a zig zag e flash luminosi colorati o in bianco e nero)

Che cos’è una crisi ipertensiva?

L’ipertensione può essere una condizione cronica in alcuni soggetti i quali mantengono, dunque, valori superiori ai 140/90 mmHg. Solitamente questi soggetti (coloro che sono a conoscenza del proprio problema) controllano la loro pressione attraverso dei farmaci anti ipertensivi.

Tuttavia diversi fattori possono scatenare delle crisi ipertensive, sia nei soggetti trattati che, e soprattutto, nei soggetti non trattati. Si parla di crisi ipertensiva, quando la pressione raggiunge o supera i 180/110 mmHg.

Altri sintomi che possono essere correlati all’ipertensione ma alquanto aspecifici e, quindi, causati anche da altre condizioni, sono:

  • Macchie di sangue negli occhi, dovute a una emorragia sottocongiuntivale causata in tal caso dalla pressione alta.
  • Rossore al viso, si verifica quando i vasi sanguigni si dilatano a livello del volto. Oltre all’ipertensione, le cause del rossore al volto possono essere moltissime come l’esposizione al sole, il freddo, cibi piccanti, acqua calda, alcol, vento, bevande calde e prodotti per la cura della pelle.
  • Vertigini, anche in questo caso non sono sintomo specifico ma possono verificarsi durante una crisi ipertensiva.

Cosa fare in caso di pressione alta?

Modificare il proprio stile di vita può essere utile a controllare e abbassare i valori pressori da 4 a 9 mmHg rispetto alla media. Tra i comportamenti da adottare per provare ad abbassare i livelli pressori sono inclusi:

  • L’esercizio fisico, da 30 a 60 minuti al giorno può contribuire a ridurre i livelli della pressione sanguigna. Chi fa una vita sedentaria o non può andare in palestra potrebbe optare per una passeggiata quotidiana di almeno un quarto d’ora.
  • Seguire un’alimentazione sana a base di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, frutta secca, riducendo cibi grassi, cibi salati e troppo dolci. Un regime dietetico corretto può contribuire ad abbassare la pressione anche di 14 mmHg.
  • Ridurre il sale, non aggiungere sale agli alimenti contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna e a ridurre la ritenzione idrica. Non bisognerebbe aggiungere, agli alimenti, più di mezzo cucchiaino di sale al giorno diviso durante i pasti. Utilizzare spezie e limone per condire può essere utile per camuffare la mancanza del sale.
  • Perdere il peso in eccesso, che va di pari passo con la pressione alta. Più s’ingrassa più aumenta la pressione sanguigna.
  • Non fumare, la nicotina determina aumento della pressione sanguigna e malattie cardiache. Oltre a fornire numerosi altri benefici per la salute, smettere di fumare può aiutare a far tornare la pressione arteriosa alla normalità.
  • Evitare il consumo di alcol, bere un bicchiere di vino rosso a tavola può andare bene ma non bisogna superare queste quantità, infatti quantità eccessive di alcol possono causare numerosi problemi di salute, tra cui l’ipertensione.
  • Evitare situazioni stressanti, lo stress causa ipertensione arteriosa.

Quali sono rischi dell’ipertensione arteriosa?

Se non trattata, l’ipertensione può portare a gravi complicazioni di salute, tra cui ictus, attacco cardiaco, e danni renali. La prevenzione attraverso controlli periodici, monitoraggio della pressione arteriosa e uno stile di vita più sano, rappresentano comportamenti idonei a qualsiasi età, ma soprattutto dopo i cinquant’anni.

Articoli correlati
Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio
Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv, in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello
di V.A.
Cuore in pericolo per i nottambuli, rischio raddoppiato di calcificazione delle arterie
Le persone che tendono ad andare a letto più tardi, i cosiddetti nottambuli o "gufi", hanno un rischio quasi due volte maggiore di soffrire di calcificazione delle arterie, una complicazione che aumenta le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari. Questi sono i risultati di uno studio dell’Università di Göteborg, in Svezia, pubblicato sulla rivista Sleep Medicine
Ictus, da Iss e Alice un manuale di comunicazione con i pazienti e i familiari
La comunicazione verso la persona colpita da ictus e la sua famiglia deve essere corretta e adeguata in tutte le fasi. Per questo A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ha partecipato al progetto dell'Istituto superiore di sanità (Iss), insieme ad altre associazioni, esperti e figure professionali, alla messa punto di un Manuale di valutazione della comunicazione del percorso assistenziale della persona con ictus
Allarme pressione alta da giovani, 1 su 10 rischia infarto e ictus prima della pensione
In occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2023, gli esperti della Società Italiana di Cardiologia richiamano l’attenzione sull’importanza di tenere la pressione nella norma fin da giovani per ridurre il rischio cardiovascolare negli anni a venire. Troppi i giovani ipertesi nel nostro paese: il 14% degli under 35 ha già la pressione sopra a 120/80 mmHg, fino al 4% dei bimbi da 6 a 11 anni ha valori alterati ma molti non ne sono consapevoli
di V.A.
L’apnea nel sonno peggiora la salute del cervello: la ricerca
Dormire bene è fondamentale per la salute del cervello. L’apnea del sonno può infatti aumentare il rischio di ictus, di malattia di Alzheimer e di declino cognitivo. A lanciare l'allarme è una nuova ricerca della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, pubblicata su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...