Voci della Sanità 26 Agosto 2016 17:32

Il Veneto è la regione più “risparmiosa” d’Italia per gli stent coronarici

“La strada è quella giusta: risparmiare negli acquisti in sanità. Le fonti sono unanimi e attendibili. Per questo fa molto piacere constatare che la sanità veneta è la più virtuosa nella capacità di contenere i costi, nella fattispecie quelli per gli stent coronarici presi come esempio, con il 71% della spesa tra 190 e 370 […]

“La strada è quella giusta: risparmiare negli acquisti in sanità. Le fonti sono unanimi e attendibili. Per questo fa molto piacere constatare che la sanità veneta è la più virtuosa nella capacità di contenere i costi, nella fattispecie quelli per gli stent coronarici presi come esempio, con il 71% della spesa tra 190 e 370 euro, e il 27% tra 420 e 470 euro. E’ la nostra spending senza tagli, è l’effetto dell’autoapplicazione in Veneto, e non da oggi,  del criterio dei costi standard, o prezzi benchmark che dir si voglia, che andrà imposto in tutta Italia con severità, perché il medico pietoso è un medico pericoloso”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la notizia, pubblicata da un importante quotidiano economico nazionale, secondo la quale il Veneto risulta la Regione più “risparmiosa” d’Italia sul fronte dei costi degli acquisti per quanto riguarda i diffusi e preziosi stent coronarici.

“Ora che il quadro è chiaro, e le valutazioni sulla necessità dei costi standard oramai pressochè unanimi – aggiunge Zaia –  è arrivato il momento di dare il colpo di reni finale, rendendoli operativi in tutta Italia per rispondere proprio all’analisi del Commissario alla spending Gutgeld, che indica il problema numero uno nei prezzi ancora troppo variabili”.

“Va fatto, va fatto presto, e va fatto anche per motivi di giustizia ed equità: in Italia ci sono il Veneto, altre Regioni, altri Presidenti, che combattono un battaglia quotidiana per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale, ed è giusto, equo, indispensabile che si arrivi a convincere, o costringere, tutti a farlo, nessuno escluso, per nessun motivo, perché è ingiusto che continuino ad esserci formiche che sgobbano e cicale che sprecano. Se c’è da dare una mano mettendo a disposizione le nostre buone pratiche, noi ci siamo”.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.