Voci della Sanità 28 Maggio 2018 16:31

Il Policlinico di Milano all’avanguardia nella gestione multidisciplinare del tumore al polmone

Un approccio multidisciplinare e multi-patologia per garantire una corretta gestione del tumore al polmone. È quanto accade al Policlinico di Milano, struttura d’avanguardia nel trattamento di questa neoplasia. L’ospedale gestisce oltre 500 casi di tumore al polmone l’anno di cui 200 chirurgici, e tutti gli iter per la diagnosi e l’impostazione della terapia si realizzano […]

Un approccio multidisciplinare e multi-patologia per garantire una corretta gestione del tumore al polmone. È quanto accade al Policlinico di Milano, struttura d’avanguardia nel trattamento di questa neoplasia. L’ospedale gestisce oltre 500 casi di tumore al polmone l’anno di cui 200 chirurgici, e tutti gli iter per la diagnosi e l’impostazione della terapia si realizzano entro 1 mese dalla prima visita, che si può ottenere in soli 7 giorni.

Il tumore del polmone colpisce a livello globale oltre 2 milioni di persone, attestandosi come prima causa di morte per gli uomini e terza per le donne, dopo il tumore al seno e al colon. In Italia nel 2017 si sono contati 28mila nuovi casi negli uomini e 13mila nelle donne. Si conferma così come la terza patologia tumorale più frequentemente diagnosticata tra gli uomini (15%) dopo la prostata e il colon, la terza per le donne (6%) dopo mammella e colon, mentre in termini di decessi risulta ancora al primo posto fra i pazienti di sesso maschile (26%).

Tabagismo, inquinamento atmosferico e esposizione a cancerogeni professionali sono i principali fattori di rischio. Tra i cancerogeni legati al lavoro, nel 2016 in Italia figuravano ancora l’amianto (181.500 decessi) e la silice cristallina (48.000), responsabili anche di 3.500 decessi per asbestosi (malattia polmonare cronica conseguente all’inalazione di fibre di asbesto) e 10.400 per silicosi (pneumoconiosi causata dall’inalazione di polvere contenente biossido di silicio). Per quanto concerne l’inquinamento atmosferico, invece, tra i fattori di rischio primari soprattutto per i non fumatori, la Pianura Padana detiene il triste primato di territorio più inquinato d’Europa. Secondo gli ultimi dati OCSE, infatti, quanto a polveri sottili i milanesi sarebbero fra i più esposti a livello nazionale, con Piemonte e Lombardia che superano praticamente tutto il resto del continente.

In termini di prevenzione, gli esperti internazionali concordano nel definire essenziali la completa astensione dal fumo e la diagnosi precoce, ovvero la scoperta del tumore quando ancora di dimensioni ridotte. Due elementi che agevolano la gestione chirurgica e/o terapeutica, migliorando di conseguenza la prognosi e la qualità di vita dell’individuo. Per questo, presso il Policlinico di Milano è disponibile un vero e proprio percorso, a cui collabora anche uno specifico ambulatorio, per assistere nella disassuefazione dal fumo, mentre pneumologi e chirurghi toracici si prendono cura del paziente a 360 gradi. Un approccio multidisciplinare, infatti, tramite un percorso definito presso la medesima struttura, consente di ottimizzare i tempi di cura con una conseguente gestione più efficace della patologia.

«Il nostro ospedale organizza i servizi sanitari e sociosanitari necessari al paziente in relazione alle patologie croniche di cui soffre. Supporta il cittadino programmando le prestazioni che devono essere erogate, emettendo le prescrizioni, fissando gli appuntamenti e verificando i referti – spiega Luigi Santambrogio, Direttore della Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone del Policlinico di Milano – inoltre, disponiamo di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per il paziente oncologico toracico, pensato proprio per una sua gestione tramite un’equipe composta da un chirurgo toracico, uno pneumologo, un medico nucleare, un oncologo, un radioterapista e un anatomo-patologo. Il percorso diagnostico-terapeutico del paziente affetto da nodulo polmonare è solitamente così strutturato: PET total body e ago aspirato (TAC o Eco guidato) ove necessari, valutazione funzionale respiratoria (spirometria, visita pneumologica, eventuale scintigrafia polmonare, valutazione fisioterapica respiratoria), valutazione oncologica e chirurgica toracica, eventuale intervento chirurgico attraverso le più moderne tecniche mininvasive. Queste, rispetto alla toracotomia tradizionale (che comunque si rende necessaria nei casi più complessi), permettono di eseguire resezioni polmonari maggiori quali lobectomie o pneumonectomie attraverso un’unica incisione toracica di 4-5cm di lunghezza senza divaricazione traumatica dello spazio intercostale, garantendo al paziente un decorso post-operatorio migliore in termini sia fisici (minor dolore, ripresa più veloce delle normali attività quotidiane) che psicologici» specifica il professore.

«La Chirurgia Toracica del Policlinico è stata il primo Centro accreditato da parte della Società italiana di Chirurgia Toracica e, dal 2013, dalla Società Europea di Chirurgia Toracica (ESTS) per le attività svolte, sia di trapianto che di chirurgia oncologica, valutando le procedure diagnostiche e chirurgiche come altamente qualificanti e all’avanguardia» continua il professor Santambrogio.

In caso di sospetta neoplasia polmonare, il primo specialista interpellato è il chirurgo, che valuta le caratteristiche della lesione riscontrata nel paziente e decide se procedere con ulteriori accertamenti, condivisi e discussi nell’ambito delle riunioni multidisciplinari del Percorso dedicato sul tumore del polmone. Lo pneumologo resta una figura di prim’ordine, soprattutto nella fase di valutazione funzionale preoperatoria, che viene completata da un team di fisioterapisti respiratori, al Policlinico parte integrante del reparto di chirurgia toracica. Disciplina anche al centro di un master dedicato promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’ospedale.

«Essendo il nostro un Centro Trapianti di Polmone ad alto flusso – prosegue il professore – i fisioterapisti sono formati per affrontare le situazioni più delicate, sia in termini di preparazione all’intervento sia di corretta e veloce ripresa di una funzione respiratoria e muscolare ottimale. Questo, vale anche per le equipe anestesiologico-rianimatorie, abituate a gestire gli interventi più complessi, come il trapianto polmonare. Oggi, la tendenza è quella di procedere con terapie target, ovvero mirate sul tipo di tumore e, soprattutto, sul paziente. Al Policlinico, innanzitutto, eseguiamo la cosiddetta biopsia liquida, un esame che da un tradizionale prelievo permette di indagare nel sangue le cellule tumorali circolanti che indicano se è presente una neoplasia, magari molto piccola e quindi non rilevabile mediante diagnostica tradizionale. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Genetica Molecolare dell’ospedale, è possibile procedere con il mapping genetico, che permette lo sviluppo di terapie personalizzate. In quanto Istituto di Ricerca, infatti, i pazienti del Policlinico possono essere inseriti in programmi di ricerca che puntano sulla totale personalizzazione delle cure» conclude.

Articoli correlati
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Ecig e cerotti aiutano le donne a smettere di fumare senza rischi per la gravidanza
L'utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina durante la gravidanza non è associato a eventi avversi o a complicazioni. A dimostrarlo è una nuova analisi dei dati condotta su donne fumatrici incinte da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Addiction
“Movember”: la Società Italiana di Urologia in Senato per promuovere informazione e prevenzione sui tumori maschili
La Siu ha presentato la sua campagna di informazione e sensibilizzazione sui tumori della prostata e dei testicoli. Al centro del dibattito la necessità di un cambiamento culturale nella percezione che gli uomini hanno della propria salute ma anche le difficoltà dei clinici ad agire senza una normativa specifica che ne tuteli le scelte e le azioni. Il contrappasso è il rischio di una medicina difensiva costosa e inutile.
Fumo: 91 esperti scrivono alla commissaria europea per la salute per sollecitare l’applicazione del principio di riduzione del danno
In occasione della Decima Conferenza delle Parti (COP10) che si terrà a Panama dal prossimo 25 Novembre, 91 esperti di salute pubblica e riduzione del danno hanno sottoscritto una lettera inviata alla commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, per sollecitare l’importanza dell’applicazione del principio della riduzione del rischio nella definizione delle politiche pubbliche di contrasto al fumo
Alzheimer: alcuni errori di «navigazione» sono «spie» precoci della malattia
Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...