Voci della Sanità 29 Settembre 2017 14:52

Decesso post-trapianto al San Camillo, Lavra (OMCeO Roma): responsabilità ed obiettività nel giudicare la vicenda

«Certe affermazioni sono in palese contrasto con il sapere scientifico attuale». Queste le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), Giuseppe Lavra, in riferimento alla notizia sul tragico esito del trapianto cardiaco effettuato, un anno fa, presso l’ospedale San Camillo di Roma che ha portato alla morte di un […]

«Certe affermazioni sono in palese contrasto con il sapere scientifico attuale». Queste le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), Giuseppe Lavra, in riferimento alla notizia sul tragico esito del trapianto cardiaco effettuato, un anno fa, presso l’ospedale San Camillo di Roma che ha portato alla morte di un 60enne. Notizia che, in questi giorni, ha fatto molto discutere.

«Senso di responsabilità e cautela sono necessarie non solo nel riportare i fatti ma anche nel commentarli e giudicarli – sostiene Lavra – . «Questo per non alimentare un generalizzato e ingiustificato discredito sulla professione medica, dannoso prima di tutto per la collettività e per l’indispensabile rapporto di fiducia con i pazienti» precisa. «Affermare che non si può morire a seguito di un trapianto di cuore è in palese contrasto col sapere medico scientifico attuale – prosegue – perché la mortalità nei successivi 30 giorni dal trapianto arriva al 10%». «Queste affermazioni – continua il Presidente dei camici bianchi della Capitale – suscitano un pericoloso e ingiusto discredito sulla professione medica, incrementando così la sfiducia dei cittadini verso i servizi sanitari ed accentuano il sentimento di abbandono e di paura che, attualmente, vivono i medici nell’esercizio dei propri compiti» conclude.

Inoltre, l’Ordine di Roma ricorda che attualmente, sulla dolorosa vicenda, sono in corso indagini.

 

Articoli correlati
Ictus cerebrale, il cuore gioca un ruolo cruciale. La fibrillazione atriale è tra i principali fattori di rischio
Il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza dell’ictus cerebrale, essendone la fibrillazione atriale una delle principali cause. Ma non tutti sono a conoscenza di questo legame pericoloso e A.L.I.Ce. Italia Odv, in occasione di aprile mese della prevenzione, intende sensibilizzare le persone sull’importanza di non sottovalutare lo stretto rapporto tra cuore e cervello
di V.A.
Cure cardiovascolari a prova di pandemia e clima. Italia in prima linea nel progetto europeo RESIL-Card
La Società Italiana di Cardiologia interventistica (GISE) prende parte al consorzio europeo RESIL-Card che punta a rendere il sistema di assistenza e cure cardiovascolari più resilienti nelle crisi
di V.A.
Dolore toracico, con tecnologie di precisione meno morti e infarti
L’impiego selettivo della Tac coronarica integrata con la FFRct (fractional flow reserve CTderived) riduce il rischio di morte e di infarto del 65%, evitando esami invasivi non necessari. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso da due analisi dello studio clinico internazionale PRECISE, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology
di V.A.
Il cioccolato fondente riduce il rischio di ipertensione arteriosa
Il cioccolato fondente potrebbe essere un "dolce" alleato contro l'ipertensione arteriosa, cosiddetta "essenziale" perché la causa è sconosciuta. A scoprirlo è stato uno studio dello Shaoxing People's Hospital, in Cina, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports
Addio ECG? Creato “auricolare” che rileva l’attività cardiaca h24
Un dispositivo indossabile all’interno dell’orecchio, appena più grande di un auricolare è in grado di rilevare e analizzare il battito cardiaco 24 ore su 24. Sviluppato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra ha dimostrato di avere le stesse prestazioni di un ECG convenzionale in due misurazioni su tre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...