Mondo assicurativo 5 Giugno 2017 10:59

Ma questa legge Gelli è realmente efficace ed in vigore?

Sono un giovane anestesista; ho acquisito da poco tempo la specializzazione e sto vagliando alcune opportunità di lavoro che mi si sono presentate. Tra le altre, sto prendendo in seria considerazione quella di una clinica privata di una certa notorietà ed importanza nella zona dove opero. Il trattamento propostomi, certo non esaltante economicamente, prevede un […]

di Ennio Profeta - Consulente SanitAssicura

Sono un giovane anestesista; ho acquisito da poco tempo la specializzazione e sto vagliando alcune opportunità di lavoro che mi si sono presentate. Tra le altre, sto prendendo in seria considerazione quella di una clinica privata di una certa notorietà ed importanza nella zona dove opero. Il trattamento propostomi, certo non esaltante economicamente, prevede un rapporto di libero professionista con pagamento delle mie prestazioni a presentazione di fattura. Non mi lamento per questo; so bene che questa è una fase dalla quale transitano tutti, anche al fine di acquisire la miglior esperienza professionale sul campo. Ma c’è invece un’altra cosa che non mi convince: quella dell’assicurazione. Mi è stato richiesto di presentare la mia polizza di assicurazione per la responsabilità professionale; questa polizza mi costerà più o meno il 20% del mio emolumento. Dovrò ovviamente provvedere. Ma mi chiedo, e le chiedo: ma non doveva la legge Gelli risolvere anche questa questione? Ma allora la Gelli è in vigore o è ancora una mera proposta?

 

Il suo caso non è certo isolato ed è stato preso in considerazione dalla legge Gelli al fine primario di garantire comunque il paziente evitandogli spiacevoli scoperture assicurative. La legge dispone infatti che chiunque si rechi presso una struttura sanitaria debba essere certo che esista un’adeguata copertura assicurativa. A tal fine la legge obbliga la struttura ad assicurare non solo sé stessa ma anche tutti coloro che a qualsiasi titolo vi operano. Quindi nel suo caso l’onere della copertura assicurativa spetta certamente alla Struttura Sanitaria. La legge prevede che, soltanto nel caso di danno provocato da sua colpa grave, la struttura possa rivalersi nei suoi confronti. A tal fine la obbliga a stipulare una sua personale polizza limitata al caso di colpa grave.

Fino a qui tutto appare coerente e corretto. Ma c’è un particolare che dalle nostre parti spesso rappresenta il piccolo granellino di sabbia che blocca un macchinario imponente e sofisticato. La Legge Gelli, per essere pienamente operativa, ha bisogno dell’emanazione di un Regolamento Esecutivo, di un Decreto che ne fissi le regole operative. La legge stabiliva che questo Decreto avrebbe dovuto essere emanato entro 90 giorni; il termine è già scaduto e tutti si spera che non attenderemo molto tempo dopo aver atteso anni la legge.

Fino ad allora valgono le vecchie regole e quindi, mi spiace confermarlo, la sua struttura privata non fa nulla di illegittimo richiedendole la esibizione della sua polizza personale.

Articoli correlati
“La sanità digitale come strumento di prevenzione del rischio clinico”: esperti a confronto al Santo Spirito
Nel convegno promosso dall'Asl Roma 1 si parlerà di e-health e di tutte le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) necessarie per far funzionare il sistema sanitario in sicurezza e qualità, riducendo i rischi collegati ai processi sempre più complessi ed interprofessionali.
Formazione ECM, Magi (OMCeO Roma): «Azioni disciplinari per chi non è in regola»
Falcinelli (OMCeO Ravenna): «Compito degli Ordini stimolare gli iscritti e verificare crediti». Lazzari (Cnop): «Aggiornamento continuo essenziale»
Non voler visitare un paziente può essere reato
Una recente sentenza sancisce che il non voler visitare un paziente può portare ad una richiesta di risarcimento danni o peggio
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Legge Gelli: riforma in vista
Dal 12 maggio è in esame in Commissione giustizia e affari sociali della Camera una proposta di modifica della Legge Gelli Bianco
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Se il nesso causale non è provato dal paziente, niente risarcimento
Se il paziente non riesce a dimostrare il nesso causale, il risarcimento da parte del medico non è dovuto
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.