Meteo 26 Giugno 2018 15:13

Potenza, nuova terapia d’avanguardia rimette in piedi i malati di Parkinson

La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa cronica e lentamente progressiva, caratterizzata da rigidità, lentezza dei movimenti (bradicinesia), instabilità della postura e/o dell’andatura e tremore prevalentemente a riposo. In Italia le persone affette da Malattia di Parkinson sono circa 230.000; la prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e al […]

La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa cronica e lentamente progressiva, caratterizzata da rigidità, lentezza dei movimenti (bradicinesia), instabilità della postura e/o dell’andatura e tremore prevalentemente a riposo. In Italia le persone affette da Malattia di Parkinson sono circa 230.000; la prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni e al 3-5% della popolazione sopra gli 85 anni, con una frequenza superiore di 1,5-2 nei maschi.

Una nuova terapia per i pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata è stata applicata con successo per la prima volta all’ospedale San Carlo di Potenza. Come si legge sul sito dell’ospedale, nello stadio avanzato della malattia, le performance motorie e l’autonomia sono drammaticamente ridotte con grave ripercussione sulla qualità di vita del paziente e delle loro famiglie. Per questi pazienti è oggi disponibile la Duodopa, un gel a base di Levodopa e Carbidopa, che viene somministrato direttamente nell’intestino per infusione continua, tramite una pompa portatile, allo scopo di garantirne un assorbimento costante.

La terapia intestinale riduce le fluttuazioni motorie e le discinesie grazie al fatto che le concentrazioni di L_Dopa sono mantenute a un livello costante nell’ambito della finestra terapeutica individuale. La cosa straordinaria è che gli effetti terapeutici sui disturbi sono raggiunti già dal primo giorno di trattamento.

I sintomi della malattia sono il risultato della morte di cellule nervose della substantia nigrache sintetizzano e rilasciano il neurotrasmettitore dopamina; la perdita cellulare è di oltre il 60% all’esordio dei sintomi. La terapia, pertanto, mira a ripristinare la funzione dopaminergica cerebrale con farmaci a base di L-Dopa (un precursore della dopamina), in associazione ad altri farmaci che hanno la funzione di “mimare” l’azione della dopamina (farmaci dopaminoagonisti) o ridurre la degradazione della dopamina (farmaci inibitori enzimatici delle MAO B).

Articoli correlati
Quando il viaggio è terapia: guida rapida per aumentare i benefici e gestire gli imprevisti
Aumenta le endorfine e abbassa il cortisolo. Ma le aspettative troppo alte e una mancata predisposizione potrebbero vanificare i vantaggi
Aderenza alla terapia, FederAnziani: «4 anziani su 10 non assumono regolarmente i farmaci prescritti»
1 anziano su 3 ammette di dimenticarne spesso l’assunzione. I dati diffusi alla vigilia della Giornata Nazionale per l’Aderenza alle Terapie. Selvi: «Aderenza è battaglia che non si può perdere: promuovere strumenti e interventi per migliorarla»
Liviu, gastroenterologo fuggito dall’Ucraina, oggi dà sostegno psicologico ai profughi in Romania
Ha lasciato la sua terra il 24 febbraio con moglie e tre figli. Da un mese è rifugiato a Siret dove presta soccorso come medico di contatto per la Fondazione Emilio Falco
L’umanizzazione delle cure per combattere la sanità “a catena di montaggio”
di Sergio Calzari, Infermiere terapia intensiva Istituto Caridiocentro Ticino, Lugano
di Sergio Calzari, Infermiere terapia intensiva Istituto Caridiocentro Ticino, Lugano
Se i no vax rifiutano pure le cure. Giannini (SIAARTI): «Non fermiamoci al primo “no”. Non possiamo lasciarli morire»
“Usura da negazione”, il componente del comitato etico della SIAARTI: «Un medico o un professionista sanitario di fronte ad un paziente che rifiuta una cura, appropriata e potenzialmente utile, prova un’enorme sofferenza. Si genera quello che in inglese viene definito il “moral distress”»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...