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infanzia 3 Settembre 2018

In viaggio con i bambini: sì all’organizzazione, no alle paure

Quando si diventa genitori, a volte, si rinuncia a viaggiare pensando che non sia opportuno. In realtà, non è così: secondo la SIP (Società italiana pediatria) i bambini possono viaggiare tranquillamente anche in aereo. Il viaggio in aereo, infatti, è sconsigliato solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, […]

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Quando si diventa genitori, a volte, si rinuncia a viaggiare pensando che non sia opportuno. In realtà, non è così: secondo la SIP (Società italiana pediatria) i bambini possono viaggiare tranquillamente anche in aereo.

Il viaggio in aereo, infatti, è sconsigliato solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, neonati di età < 48 ore e donne in gravidanza dopo la 36a settimana di gestazione. Tuttavia, durante un viaggio in aereo, soprattutto se a lunga percorrenza, occorre fare attenzione ad una serie di fattori che possono influenzare lo stato di salute e benessere del viaggiatore. La variazione del fuso orario, per esempio, può provocare un complesso di sintomi da jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale.

Generalmente i bambini sopportano meglio e con meno sintomi i cambiamenti di fuso rispetto agli adulti, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza. In caso di viaggi a Est, nei giorni precedenti anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina; in caso di viaggi a Ovest, nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera. Prestare attenzione nel caso di assunzione di farmaci a orari prestabiliti, per esempio l’insulina nel bambino diabetico.

Le variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, poi, possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione; per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto. Il viaggio in aereo è raramente associato a sintomi di cinetosi (nausea, vomito), che comunque possono essere alleviati scegliendo posti a metà cabina, dove i movimenti sono meno pronunciati, e somministrando antiemetici prima della partenza.

Durante lunghi viaggi in ambienti ristretti è bene distrarre i bambini portando i loro libri e giocattoli preferiti, insieme al materiale da toilette – per farli stare sempre puliti – e a scorte di cibo e bevande.Per quanto riguarda i viaggi in macchina, il bambino deve essere sempre assicurato nell’apposito seggiolino o adattatore; se l’auto viene noleggiata è necessario controllare l’efficienza di tali dispositivi. Per prevenire i casi di nausea e vomito è fondamentale somministrare ai bambini una dieta leggera prima del viaggio e mantenere una buona areazione del veicolo.

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di I.F.