In questa sezione, medici e professionisti sanitari possono trovare novità, approfondimenti ed interviste dedicati al mondo del loro lavoro: contratti, responsabilità professionale, pensioni, assicurazioni, ex specializzandi e tanto altro.
I medici di Medicina Generale durante la formazione post-laurea subiscono una disparità di trattamento a livello economico, fiscale e assicurativo rispetto agli altri specializzandi. Il 12 aprile la nuova azione collettiva di Consulcesi per gli Mmg: possibile recuperare fino a 50 mila euro per ogni annualità
In una nota diffusa alla stampa i sindacati parlano di uno stallo che «denuncia inequivocabilmente una clamorosa impreparazione di Governo e Regioni su un tema che sta incentivando il disagio dei sanitari»
Pubblicata su change.org, l’iniziativa ha già raggiunto le 5mila sottoscrizioni. «Questa petizione – spiega CIMO – è un dovere morale nei confronti di chi, in questi anni, si è fatto carico di “coprire” i vistosi buchi assistenziali creati dal progressivo sotto finanziamento del SSN»
Secondo l’indagine del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica, a fine 2018 hanno raggiunto “quota 100” 1.224 medici veterinari, su 5.312 in organico nel SSN: «Ipotizzando che di questi il 25% aderisca all’opzione, ci troveremmo davanti alla perdita di un 5,76% di medici veterinari che uscirà dal sistema nel breve termine».
Il Sottosegretario al ministero della Salute Armando Bartolazzi ha incontrato Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, e il portavoce della Federazione, Tonino Aceti
La norma voluta dal governo permetterà a chi ha iniziato a lavorare dal 1996 di poter guadagnare anni di contribuzione pagando 5240 euro per ogni anno di studio. «Dobbiamo capire perché universitari, magistrati e altri vogliono restare al lavoro fino a 80 anni e invece molti medici vogliono fuggire», sottolinea il segretario generale della Cosmed
«Quota 100 rischia di mettere in ginocchio il servizio sanitario nazionale con ripercussioni gravissime sull’assistenza dei cittadini italiani»
Il Senatore e segretario regionale del Lazio ai nostri microfoni spiega quali sono i rischi per il settore sanitario derivanti da un elevato numero di pensionamenti
L’Associazione Italiana Chiropratici ha incontrato il sottosegretario alla sanità On. Coletto e la vice presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione, On. Latini, che hanno accolto con favore le istanze dei professionisti italiani sul percorso di formazione dei chiropratici
Secondo il Sindacato Medici Italiani la Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati starebbe portando avanti «il progetto del regionalismo differenziato, a scapito della medicina generale non chiarendo quali siano gli stanziamenti per gli accordi regionali».
Il Presidente del Sindacato Unitario dei Farmacisti rurali spiega ai nostri microfoni il difficile momento che stanno vivendo le farmacie che si trovano in zone d’Italia con popolazione inferiore ai 5mila abitanti: «Dobbiamo capire che queste farmacie sono una vera opportunità per il nostro Paese. La politica ci ascolti»
GUARDA IL VIDEO | I professionisti sanitari del sindacato raccontano ai nostri microfoni quali sono le attività che non gli competono ma che devono eseguire a causa della carenza di personale di supporto in tutta Italia: «Così viene erosa la qualità dell’assistenza infermieristica e messa a rischio la salute dei cittadini»
Tutto rimandato alla riunione del 21 marzo. Quici (Cimo): «Vogliamo certezze sui problemi economici: RIA, emendamento Gelli, aumento del 3,48%. Solo dopo potremo discutere della parte normativa». Palermo (Anaao-Assomed: «Risorse per remunerazione del disagio e carriera professionale, condizioni di lavoro sono peggiorate»
Flash mob all’Isola Tiberina. «Vogliamo che i cittadini conoscano e condividano le ragioni delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che da oltre 12 anni aspettano un nuovo contratto»
Il parlamentare UDC è autore di un ddl in Senato: la soluzione farebbe risparmiare 5 miliardi alle casse dello Stato che potranno essere reinvestiti sulla sanità per migliorare i servizi
«La firma dell’accordo con il CSM e il CNF è un risultato che potremmo definire quasi storico – commentano i vertici FNOPO – . Sono stati mesi di confronto attento e incessante che ha avuto sempre un solo obiettivo: garantire al sistema giudiziario, ai professionisti coinvolti in contenziosi e ai cittadini che reputano di aver subìto un danno, la migliore assistenza di qualità e imparzialità»
Il vicesegretario nazionale della Federazione: «Ad oggi non ci sono le condizioni per sviluppare la figura dell’infermiere di famiglia». E sull’autonomia differenziata: «Non peggiori ulteriormente le differenze tra le diverse realtà regionali»
La Federazione lancia anche una petizione su change.org per difendere i medici e supportare la class action contro ARAN e Regioni che entrerà nel vivo in questi giorni
Consulcesi: «È la conferma che solo non proseguire nell’azione legale è una sconfitta certa». Il 12 aprile nuova azione collettiva sulla scia delle ultime sentenze positive: solo nel 2018 rimborsi per 48 milioni
In base alle stime del sindacato, per il combinato disposto di Quota 100 e gobba pensionistica, in tre anni lasceranno il SSN 24mila medici, che si aggiungono all’attuale deficit di 10mila camici bianchi. Il segretario nazionale: «O si assume, o si rischia di chiudere». L’Anaao fornisce anche chiarimenti sul riscatto agevolato della laurea. E sul rinnovo del contratto aggiunge: «Puntiamo su remunerazione del disagio e carriera professionale»
Il dato, calcolato in base agli anni di anzianità lavorativa e all’età anagrafica degli infermieri dipendenti del Ssn, è stato elaborato dal Centro studi della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI). «Chi esce dalla professione attiva per ‘Quota 100’ – dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI – deve essere subito rimpiazzato, al di là dell’economia e della politica»
Il sindacato lancia la campagna #Noaldemansionamento e lancia l’allarme: «Per Quota 100, ad agosto ci saranno 60-70mila infermieri in meno. Sarà una bomba per il SSN»
Quante sono le infermiere in Italia? Scoprilo in questo breve video e celebra la centralità delle donne nel nostro sistema sociosanitario, a partire da una professione, quella infermieristica, che da sempre le vede assolute protagoniste. A cura di FNOPI Quante sono le infermiere in Italia? Quante sono le infermiere in Italia? Scoprilo in questo breve […]
Rilancio del finanziamento pubblico, aumento della capacità di verifica dello Stato sulle Regioni, Piano nazionale contro gli sprechi, definizione dei LEA, riordino della sanità integrativa, politiche per il personale, integrazione pubblico-privato e ricerca comparativa indipendente. Questo il “piano terapeutico personalizzato” proposto a Bologna dalla Fondazione
La dottoressa e formatrice spiega ai nostri microfoni come gestire le crisi e migliorare il rapporto con l’altro: «La gente spesso non vuole un risarcimento, ma solo essere ascoltata»
Dopo 18 mesi di trattativa, i sindacati confederati hanno interrotto il dialogo perché le controparti, Aiop e Aris, non sono disposte a farsi carico della parte economica del rinnovo del contratto di 300mila lavoratori. Le interviste alla presidente Aiop Cittadini e al responsabile sanità di Fp Cgil Vannini
Il Segretario della Federazione Italiana Medici di Famiglia spiega ai nostri microfoni qual è la principale urgenza da affrontare. Poi interviene sul regionalismo differenziato: «La variazione dell’assetto attuale può aumentare differenze tra Regioni»
Il presidente dell’Associazione per i medici accusati di malpractice ingiustamente: «La polizza assicurativa di un chirurgo costa circa 12-15mila euro l’anno, ma se negli ultimi 10 anni ha ricevuto una richiesta di risarcimento, a prescindere dall’esito, la cifra può raddoppiare o, peggio, il medico può avere difficoltà a trovare una copertura assicurativa, e deve quindi smettere di lavorare»
Il nodo da superare rimane lo sblocco della Retribuzione Individuale di Anzianità
I legali della principale realtà di tutela medica europea: «Non è consentito limitare la portata della sentenza della Corte di Giustizia ai soli medici iscritti nell’anno 1982, escludendo coloro che si siano iscritti negli anni precedenti e che abbiano terminato dopo il 1.1.1983». Pronta nuova azione collettiva sulla scia delle ultime sentenze positive: nel 2018 riconosciuti altri 48 milioni ai medici tutelati