Lavoro 18 Novembre 2014 17:39

Caos test specializzazione: graduatorie sballate e tanta amarezza, largo ai ricorsi

La parola ai giovani medici: “Le istituzioni trovino una soluzione, o andremo all’estero”

Caos test specializzazione: graduatorie sballate e tanta amarezza, largo ai ricorsi

Non si è ancora spenta l’eco della protesta dopo il caos dei test di specializzazione: resta, infatti, la rabbia e l’incertezza dei giovani medici di fronte ad un sistema che fa acqua da tutte le parti, motivo per cui i futuri camici bianchi chiedono alle istituzioni un cambio di rotta. Sanità Informazione ha ascoltato la testimonianza ed il parere di due giovani specializzande, Giulia e Laura.

Giulia, la manifestazione davanti al Miur ha evidenziato il malcontento dei giovani medici. Cosa chiedete al ministro e alle istituzioni?
Innanzitutto un’ammissione delle responsabilità per aver creato questo caos. Ora bisogna sanare questa situazione e risarcire tutti i partecipanti al concorso che hanno visto lesi i propri diritti, ma soprattutto prendere atto di tutte le ripercussioni sul Servizio sanitario nazionale. E’ necessaria una soluzione immediata e concreta che da un lato tuteli la nostra dignità personale, e dall’altro l’aspetto economico e professionale.

Il ministro Giannini guarda al modello francese per riformare il sistema. Potrebbe essere una soluzione?
Bisogna agire con criterio: è inutile rifarsi al sistema francese se i presupposti di partenza sono completamente diversi. In Francia, infatti, vige un sistema che programma gli accessi ai corsi di laurea in medicina  in base alle borse di specializzazione disponibili. Così si garantisce a tutti la possibilità di completare la formazione, che è il fisiologico proseguimento degli studi: senza formazione, infatti, si è semplicemente abilitati come guardie mediche o per effettuare sostituzioni. Tra l’altro in Francia il concorso nazionale serve unicamente a distribuire i posti di lavoro sul territorio. Posti che ci sono per tutti, fermo restando il criterio meritocratico.

Molti suoi colleghi valutano una “fuga all’estero”: un vero peccato per il nostro Paese…
Stiamo cercando di farci sentire proprio per evitarlo, per non essere messi spalle al muro e, a malincuore, fare le valigie.

Laura, la soluzione del ministro Giannini di escludere le due domande incriminate per evitare il caos e i ricorsi non è stata soddisfacente…
La decisione di “neutralizzare” due domande non è assolutamente meritocratica, ed inficia enormemente le graduatorie. Stiamo affrontando un concorso dove un solo decimo di punto vale decine di posizioni: potete immaginare cosa significano due punti in più o in meno. Le graduatorie ormai sono completamente falsate.

La strada per sanare questa insoddisfazione sembra essere proprio quella dei ricorsi. Pensate a questa soluzione?
Certo: ci stiamo già organizzando, perché riteniamo il concorso assolutamente non valido. Esclusi o ammessi, siamo tutti coinvolti. Abbiamo aspettato questo concorso per un anno e mezzo, abbiamo sudato mesi interi per prepararlo… Non meritiamo questo trattamento a causa di un errore umano.

Articoli correlati
Ex specializzandi, Consulcesi: «Segno inequivocabile da ministra Messa su risarcimenti»
Sulla questione ex specializzandi, dopo le novità, il presidente Consulcesi ribadisce: «Noi continueremo a sostenere nei tribunali, ed in tutte le altre sedi possibili, questa battaglia di giustizia»
Sbrollini (Italia Viva): «Chiederei scusa agli ex specializzandi per i ritardi. Ora tocca ai tribunali»
Subito dopo il question time in Senato, abbiamo incontrato la senatrice Daniela Sbrollini di Italia Viva, che ha posto alla ministra Maria Cristina Messa il quesito sull'ingiustizia subita dai medici specializzandi dall'83 al 91
Ex specializzandi. La ministra Messa: «Ci impegneremo a porre rimedio con ogni utile iniziativa»
Durante il question time in Senato, di fronte alla domanda della senatrice Sbrollini, la ministra Messa ha confermato di essere a conoscenza della recente sentenza della Corte di giustizia europea e rimarcato l'intenzione di porre fine all'ingiustizia
Ex specializzandi, Pagano: «Interessi e rivalutazione monetaria, il Parlamento ne tenga conto»
Il Senatore: «È opportuno che la politica e le istituzioni si facciano carico di un’esigenza e facciano capire che l’Italia rispetto a questo provvedimento non sia un paese di serie B, visto che siamo uno dei paesi fondatori dell’UE»
Medici specializzandi, apertura della Cassazione su prescrizione, rivalutazione interessi e borse di studio
Due ordinanze della Cassazione riaprono la vertenza, con udienza pubblica. L’avvocato Tortorella: «La giurisprudenza può rivedere le sue posizioni in senso più favorevole ai ricorrenti»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...