Murales Istituto Spallanzani di Roma

[metaslider id=25483] Lazzaro Spallanzani, Robert Kock, Albert Sabin, Giovanni Battista Grassi, Howard Jenner, Carlo Forlanini, Alexander Fleming, Louis Pasteur e Carlo Urbani. Sono alcuni dei volti e dei nomi dei grandi scienziati italiani e internazionali che da oggi ‘vivono’ nel lungo murales ‘Hall of fame della Scienza’ realizzato sul muro di cinta esterno dell’Istituto nazionale […]

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Lazzaro Spallanzani, Robert Kock, Albert Sabin, Giovanni Battista Grassi, Howard Jenner, Carlo Forlanini, Alexander Fleming, Louis Pasteur e Carlo Urbani. Sono alcuni dei volti e dei nomi dei grandi scienziati italiani e internazionali che da oggi ‘vivono’ nel lungo murales ‘Hall of fame della Scienza’ realizzato sul muro di cinta esterno dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. L’opera, inaugurata oggi dalla direzione e dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, si sviluppa su una superficie di 810 metri quadrati ed è frutto di un lavoro collettivo di diversi artisti. «Non potevamo che iniziare l’opera da Lazzaro Spallanzani – hanno spiegato i curatori del murales -. Poi Jenner che è stato il primo a fare la vaccinazione con il vaiolo. E poi Sabin che ha combattuto contro la polio e rinunciò a qualsiasi contribuito economico per il vaccino. Abbiamo pensato ad altri due personaggi come Kock per la Tbc, e Forlanini un grande clinico che affrontò la Tbc in Italia. E poi abbiamo voluto omaggiare Elio Guzzanti, ministro della Salute quando si decise di realizzare lo Spallanzani, e Giovanni Battista Rossi, grande virologo. Per concludere Carlo Urbani, il medico che ha identificato la Sars, un esempio per tutti». Il murales, dai colori accessi e molto pop nelle immagini, è stato fortemente voluto da Marta Branca, direttore generale dello Spallanzani, e da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico. «Abbiamo voluto unire il passato e il presente delle malattie infettive – ha spiegato Branca all’Adnkronos Salute – ricordando i grandi nomi di chi ha dato un contributo alla lotta alle malattie infettive in Italia e nel mondo. Scegliendo anche personaggi più vicini a noi come Guzzanti e Urbani proprio per unire il grande passato della medicina con il presente e il futuro dello Spallanzani».

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