Formazione 19 Dicembre 2016 17:54

Sanità di Frontiera a Lampedusa, il primo corso ECM. Bartolo: «Insegnare consapevolezza»

Immigrazione, ennesimo sbarco sulle coste della Sicilia. Sull’isola il corso ECM rivolto ai medici per insegnare a curare senza confini. Pietro Bartolo, il medico simbolo dell’emergenza: «C’è bisogno di consapevolezza e competenza per fronteggiare la tragedia. Prima di tutto occorre un approccio umano prima che scientifico»

Un corso che insegna agli operatori sanitari a gestire l’emergenza immigrazione. Questa l’iniziativa che si è svolta a  Lampedusa nell’ambito del progetto “Sanità di Frontiera”, realizzata dal Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e promosso dall’Osservatorio Internazionale della Salute grazie al sostegno di Consulcesi Onlus. Il corso di Educazione Continua in Medicina “Salute e migrazione: curare le persone oltre i confini” ha visto confrontarsi i massimi rappresentati di tutte le realtà coinvolte sui temi della migrazione, oltre 30 professionisti sanitari che hanno partecipato a lezioni tenute da docenti provenienti dalle più rilevanti realtà connesse al mondo della medicina, della psicologia e della mediazione culturale delle migrazioni. Docente d’eccezione Pietro Bartolo, Dirigente Medico Responsabile del Presidio Sanitario di Lampedusa, che con il sostegno di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, OMS e OIM, Marina Militare, MSF-Medici Senza Frontiere, Emergency e altre realtà connesse al fenomeno migratorio, ha raccontato esperienze e illustrato best practice sul tema dell’immigrazione.

«Questo è il primo dei corsi di formazione fatto a Lampedusa ma io spero se ne facciano altri anche in altri luoghi – spiega il medico simbolo di Lampedusa -. Ritengo che sia indispensabile che tutti conoscano questa realtà e nel caso specifico dei medici sappiano affrontarla nel migliore dei modi.  È necessario che questi corsi di formazione e informazione abbiano una divulgazione quanto più estesa possibile in moda tale da poter affrontare con più serenità e consapevolezza l’emergenza. Ovviamente l’approccio più importante è quello umano, prima dell’approccio medico è necessario un approccio umanitario».

A corredare il corso, della durata di 5 giorni, anche visite alle strutture di accoglienza dell’isola, al poliambulatorio di Lampedusa diretto dal dottor Bartolo, al Centro di Primo Soccorso Accoglienza CPSA e alle navi della Marina Militare e della Capitaneria di Porto. «Se gli operatori saranno sempre più consapevoli e formati possono combattere le paure – interviene Giusy Nicolini sindaco di Lampedusa -. Lampedusa deve diventare luogo di studio, di analisi e confronto per migliorare, cambiare e rendere sempre più umano il nostro sistema di accoglienza».

«Non meno importante – spiega Francesco Aureli Presidente dell’Osservatorio Internazionale della Salute – riempire un vuoto che oggi esistente nel nostro sistema formativo, c’è una carenza di informazione e formazione per gli operatori sanitari che si occupano di immigrati, questo il significato più importante del corso». Inoltre, prosegue Aureli «un altro valore aggiunto di questa iniziativa è proprio quello di scambi di pratiche fra le varie Regioni, ognuna affronta la questione immigrazione a suo modo, così forse si uniformerà la modalità d’intervento».

Il corso, gratuito per tutti i discenti e aperto a medici di tutte le discipline, infermieri e psicologi, è accreditato dal Provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e permette ai partecipanti di conseguire un totale di 50,5 ECM per il personale sanitario. Importante segnalare che il progetto “Sanità di Frontiera” non si esaurisce qui. Oltre agli altri corsi che saranno replicati durante il 2017, si articolerà in altre tre fasi: l’istituzione di un’alta scuola di formazione per medici, dipendenti ASL e organizzazioni del settore, anche grazie al supporto di Pietro Bartolo. Inoltre la realizzazione di una piattaforma digitale finalizzata alla condivisione dei dati sanitari relativi ai migranti con una cartella clinica condivisa, accessibile da remoto, in modo tale che anche altri medici siano sempre informati sul loro stato di salute. Infine la creazione di Child Friendly Spaces a Lampedusa e a Roma per ricreare spazi a misura di bambino, dove i piccoli migranti possano sentirsi a casa e vivere serenamente la loro infanzia. È possibile sostenere il progetto effettuando una donazione ad Associazione OIS Osservatorio sul c/c IT 03 L 01030 03283 000002115302 – Codice BIC PASCITM1A25. Nel caso di medici disposti a dare un contributo direttamente sul campo, è possibile scrivere a sanitadifrontiera@osservatorio-ois.com oppure compilare la scheda per diventare volontari da inviare allo stesso indirizzo. A partire dall’anno 2017, verranno organizzati altri corsi di cui sarà data comunicazione sul sito www.sanitadifrontiera.it.

Sanità di Frontiera, ecco la Gallery dell’evento:

[metaslider id=6586]

 

Articoli correlati
Aggressioni ai sanitari in aumento, Osservatorio Nazionale: «Potenziare personale e formazione»
Campagne di comunicazione, formazione (ECM e non solo) e strategie di de-escalation sono tra le indicazioni emerse nel rapporto trasmesso al Parlamento. Ad acuire il fenomeno anche la carenza di personale. Lavoro di équipe può essere strumento di dissuasione
Il questionario di verifica dei corsi FAD deve essere somministrato esclusivamente in modalità on-line?
La Formazione a Distanza (FAD) può anche essere erogata attraverso riviste (e quindi documentazione cartacea) pertanto il questionario di verifica per i corsi FAD effettuati attraverso materiale cartaceo, può essere somministrato con modalità di verifica diversa da quella on-line. Il Provider, sulla base delle indicazioni formulate dal Comitato scientifico o dal Responsabile scientifico dell’evento, rende […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Come si viene inseriti nella Lista degli Enti di Formazione Esteri?
Per l’inserimento nella Lista degli Enti di Formazione Esteri (LEEF) non è necessario che gli Enti medesimi facciano direttamente domanda alla CNFC. L’inserimento può avvenire anche su segnalazione o indicazione, motivata, di chiunque, ad esempio il professionista sanitario interessato o dall’Ente stesso, previa valutazione della CNFC che si avvale della valutazione della Sezione V. La […]
Sanità di frontiera istituisce un fondo donazioni per l’Ucraina
C'è bisogno di aiuto in Ucraina: servono medicinali e dispositivi medici e servono con urgenza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...